Covid, Gimbe: nell’ultima settimana ripresi contagi e decessi

Cartabellotta: "Prudente uso mascherine al chiuso"

GIU 16, 2022 -

Coronavirus Roma, 16 giu. (askanews) – Nella settimana che va dall’8 al 14 giugno, si registra in Italia un aumento dei nuovi casi di coronavirus (160.751 vs 121.726) in quasi tutte le regioni italiane verosimilmente trainato dalla sotto-variante omicron ba.5. Lo rileva il monitoraggio settimanale effettuato dalla Fondazione Gimbe che rileva anche un aumento dei decessi (416 vs 392). In 99 province si registra un incremento percentuale dei nuovi casi, con Cagliari che registra un’incidenza superiore ai 500 casi per 100.000 abitanti. In discesa, invece, gli indicatori ospedalieri, ma sale il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva. Ferme, prosegue il Rapporto Gimbe, le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6% della platea). Sono 6,86 milioni i non vaccinati, di cui 2,84 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. 8,03 milioni di persone non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 2,6 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato. Nette differenze regionali si registrano per la copertura con quarte dosi degli immunocompromessi (dall’8,2% della Calabria al 100% del Piemonte) e degli altri fragili (dal 5,1% della Calabria al 38,6% del Piemonte). In calo i casi attualmente positivi (603.882 vs 628.977), le persone in isolamento domiciliare (599.500 vs 624.416), i ricoveri con sintomi (4.199 vs 4.342) e le terapie intensive (183 vs 219). “L’inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali – ha commentato il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta – conferma la netta ripresa della circolazione virale in tutto il Paese verosimilmente dovuta alla diffusione della sotto-variante Omicron BA.5. Se da un lato questo aumento dei casi non sembra, al momento, configurare l’inizio di una nuova ondata, dall’altro il contesto epidemiologico invita alla cautela per varie ragioni: oltre 600 mila positivi, largamente sottostimati, incertezze sulla prevalenza della variante BA.5 nel nostro Paese e sul reale impatto nell’aumento dei casi nelle prossime settimane, basso numero di anziani e fragili coperti con la quarta dose. In particolare, indipendentemente da obblighi e raccomandazioni, è prudente continuare ad indossare la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati o poco ventilati. Dal canto loro le Istituzioni devono aumentare la frequenza del sequenziamento virale e potenziare la campagna vaccinale, ormai in stallo, in tutte le persone a rischio di malattia grave. In particolare, aumentando l’adesione alla terza dose negli over 50 e alla quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea”.