Violati obblighi custodia domiciliare, boss Guttadauro in cella

Il medico palermitano sospettato di far parte del clan Roccella

GIU 13, 2022 -

Mafia Palermo, 13 giu. (askanews) – All’alba di oggi i Carabinieri del ROS, con il supporto dei militari del Comando Provinciale di Palermo, hanno condotto in carcere Giuseppe Guttadauro, medico chirurgo, già in servizio all’ospedale Civico di Palermo. Lo scorso 12 febbraio, a conclusione di un’indagine condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri e coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, Guttadauro era stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare poiché gravemente sospettato, come riportato nel provvedimento, di “aver fatto parte, con funzioni strategiche, dell’associazione mafiosa denominata “Cosa nostra” e segnatamente della famiglia di Roccella”. Tra i destinatari di quell’ordinanza c’era anche il figlio, Mario Carlo, sospettato di aver cooperato con il padre alle attività illecite del clan. In quella circostanza, tuttavia, in considerazione dell’età superiore ai 70 anni e dell’assenza, in quel momento, di eccezionali ragioni cautelari, Guttadauro era stato sottoposto agli arresti domiciliari. Dalle indagini successivamente sono emersi, tuttavia, elementi che hanno consentito di ipotizzare plurime violazioni agli obblighi di non comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano; nonché la ricerca di canali di comunicazione riservati per interloquire con terzi, compreso il ricorso ad applicazioni a suo dire non intercettabili. Sulla base di questo l’Ufficio di Procura ha richiesto ed ottenuto dal gip la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia in carcere.