Università, uno studio presenta innovativa pelle artificiale

Per consentire l'interazione fisica in sicurezza

MAG 30, 2022 -

Università Firenze, 30 mag. (askanews) – Per consentire l’interazione fisica in sicurezza delle macchine con ambiente e persone è ora possibile integrare una nuova pelle artificiale sensorizzata sui robot collaborativi. Uno studio coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, le Università Sapienza di Roma e Campus Bio-Medico di Roma e Ca’ Foscari Venezia, e con il centro di competenza ARTES 4.0, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Nature Machine Intelligence, ha presentato il funzionamento di una innovativa pelle artificiale che emula una famiglia di corpuscoli della pelle umana, i recettori chiamati corpuscoli di Ruffini. “Con questa tecnologia innovativa di tatto artificiale – dichiara Calogero Oddo, professore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore scientifico dello studio – abbiamo mostrato la capacità di codificare, su un’area larga e con geometria complessa, due proprietà fondamentali e caratteristiche della percezione tattile umana: la localizzazione del punto di contatto e l’intensità della forza con cui il robot interagisce con l’ambiente.” “La pelle biomimetica che abbiamo realizzato – illustra Mariangela Filosa, dottoranda dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e co-autrice dello studio – è costituita da una matrice polimerica soffice che integra sensori fotonici a reticolo di Bragg.” “In questo studio – commenta Edoardo Sinibaldi, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che lo ha co-supervisionato dal punto di vista scientifico – abbiamo utilizzato l’integrazione tra intelligenza fisica e intelligenza artificiale.”