Roma, truffe con le carte di credito: arrestato nonno truffatore

A Tivoli denunciati invece altri due soggetti

MAG 28, 2022 -

Roma Roma, 28 mag. (askanews) – Truffatori. Negli uffici postali o nelle case degli anziani. Camuffati nell’aspetto od a volto scoperto. Sono questi alcuni dei soggetti che sono stati bloccati da polizia e carabinieri nelle ultime ore, a Roma ed a Tivoli. Nella Capitale è stato arrestato un uomo di 82 anni. E’ accusato di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. La vicenda che riguarda l’anziano ha origine in quanto avvenutoin un ufficio postale in zona Torre Angela dove il direttore, riscontrando delle anomalie in una carta di identità mostrata dal vecchietto allo sportello, ha chiamato l’112, Numero Unico Emergenze Europeo. Subito sono arrivati gli agenti del commissariato Porta Maggiore che hanno appurato come al numero del documento esibito dall’anziano di origini ungheresi era abbinata un’altra carta di identità con foto e connotati differenti. Gli accertamenti, coordinati dal personale del VI Distretto Casilino, hanno permesso di chiarire che l’uomo, nella stessa mattinata, era già riuscito, con quel documento, ad ottenere una carta Bancoposta. Così si è scoperto che l’indagato, con diversi precedenti di polizia, nelle tasche interne della giacca aveva 3 telefoni cellulari di diverse marche, la carta di identità che aveva esibito, la tessera sanitaria intestata alla stessa persona del documento, un bancoposta sempre con lo stesso nome e 6 biglietti di carta con varie utenze telefoniche. A Tivoli, invece, nella giornata del 25 maggio 2022, gli agenti del commissariato hanno denunciato due italiani, di 29 e 22 anni, per aver provato a truffare un’anziana e violenza privata. In particolare – si spiega – gli indagati, accompagnati da una terza persona, si sono presentati alla signora come operatori di una azienda di fornitura elettrica, mostrando un tesserino apposto sulla giacca e, asserendo di avere la necessità di dover fare un aggiornamento al suo contatore e di doversi sedere per compilare la modulistica. Così facendo hanno indotto la signora a farli entrare in casa. Alla richiesta di esibizione di un suo documento di riconoscimento per compilare un modulo di adesione per la fornitura di energia con condizioni economiche in offerta, la signora, spaventata dalla loro insistenza e preoccupata per la sua incolumità, invitava più volte le due persone a uscire dall’abitazione, in quanto non intenzionata a firmare quanto proposto. Ciò nonostante, incuranti dei ripetuti inviti, i due uomini restavano in casa continuando a compilare la modulistica. A quel punto, terrorizzata dall’insistenza dei due, la signora ha urlato a gran voce. I vicini hanno sentito e qualcuno ha chiamato la Polizia. Gli agenti sono arrivati e sequestrato la modulistica parzialmente compilata dai due indagati. Poi una volta in commissariato la signora ha denunciato quanto accaduto riferendo di non aver mai apposto alcuna firma.