Lombardia approva piano rifiuti, obiettivo “discarica zero”

Punta a trasformarli il più possibile in risorsa

MAG 24, 2022 -

Rifiuti Milano, 24 mag. (askanews) – La Giunta della Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, ha approvato il nuovo Programma Regionale di Gestione dei rifiuti (Prgr) con il quale si pone l’obiettivo, in linea con la gerarchia europea, della “discarica zero”. Il nuovo strumento di programmmazione, che punta a trasformare il più possibile i rifiuti in risorsa, prevede, inoltre, l’efficientamento dei processi di selezione e riciclo con riduzione della produzione degli scarti ad essi associati. In tale processo, svolgerà un ruolo chiave il prossimo auspicabile sviluppo tecnologico sia nel campo della selezione dei materiali, sia nel campo dell’effettivo riciclo. Il piano si basa sulle indicazioni dell’Atto di indirizzi approvato dal Consiglio regionale e sui principi dell’economia circolare dettati dall’Unione Europea. L’obiettivo sostanziale della Circular Economy è di ridurre il prelievo di risorse naturali, aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse e rendere più competitivo e sostenibile lo sviluppo economico del sistema. Nel piano sono previsti programmi specifici per singola area d’intervento: il Programma di prevenzione, il Programma di gestione dei rifiuti da imballaggi, il Programma di riduzione dei RUB (Rifiuti urbani biodegradabili). Oltre a questi, sono presenti anche due approfondimenti particolari, tanto da essere dei veri e propri ‘piani’ nel piano, per i fanghi di depurazione e per l’amianto. Inoltre, contiene il Programma Regionale di Bonifica delle aree inquinate (PRB). Nel 2020 la raccolta differenziata in Lombardia ha raggiunto il 73,3% medio regionale con il 20% dei Comuni che si attestano stabilmente oltre l’80%. L’obiettivo che fissa il piano al 2027 è pari all’83,3%. La percentuale di raccolta differenziata a livello comunale è cresciuta costantemente negli ultimi dieci anni. Il modello di raccolta che ha portato a questi risultati è quello porta a porta (esteso ad oltre l’80% dei comuni lombardi). Il complesso dell’impiantistica lombarda ha ampiamente garantito la piena l’autosufficienza regionale di trattamento del rifiuto urbano. L’87% del Rifiuto urbano residuo (RUR) è stato trattato all’interno della provincia di produzione. Non emerge, dunque, il fabbisogno di nuova impiantistica dedicata ad incenerimento in Lombardia per i rifiuti urbani e speciali non pericolosi, né al contrario la necessità di imporre il decommissioning degli impianti esistenti. Per quanto concerne i rifiuti speciali (dati del 2018) sono state prodotte quasi 33 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui il 92% è costituito da rifiuti non pericolosi e il restante 8% da rifiuti pericolosi. Complessivamente i rifiuti speciali rappresentano circa l’87% della produzione totale dei rifiuti lombardi.