La nostra democrazia ha reagito alla ferocia mafiosa (Mattarella)

Dopo Capaci lasSocietà civile si rifiutò di subire quella umiliazione

MAG 23, 2022 -

Mafia Roma, 23 mag. (askanews) – “Sono trascorsi trent’anni da quel terribile 23 maggio allorché la vita della nostra Repubblica sembrò fermarsi come annientata dal dolore e dalla paura. Il silenzio assordante dopo l’inaudito boato rappresenta in maniera efficace il disorientamento che provò il Paese di fronte a quell’agguato senza precedenti, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Del tutto al contrario di quanto avevano immaginato gli autori del vile attentato, allo smarrimento iniziale seguì l’immediata reazione delle Istituzioni democratiche”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia dal palco speciale allestito al Foro Italico, a Palermo, per il trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, in cui furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato; Paolo Borsellino e gli agenti delle scorte Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. “Il dolore e lo sgomento di quei giorni – ha aggiunto Mattarella – divennero la drammatica occasione per reagire al violento attacco sferrato dalla mafia; a quella ferocia la nostra democrazia si oppose con la forza degli strumenti propri dello Stato di diritto”. “Altrettanto significativa – ha ricordato il presidente – fu la risposta della società civile, che rifiutò di subire in silenzio quella umiliazione e incoraggiò il lavoro degli investigatori contribuendo alla stagione di rinnovamento. Neanche questo la mafia aveva previsto. Come non aveva preventivato il movimento culturale che, a partire da quei giorni, ha animato il Paese, trasformando questa dolorosa ricorrenza in un’occasione di continua crescita per promuovere nuove forme di cittadinanza attiva”. Il presidente Mattarella ha ringraziato Maria Falcone che – con la fondazione da lei presieduta – si “adopera affinché la memoria di Giovanni Falcone e del suo sacrificio non sollecitino soltanto un ricordo ma contribuiscano ad alimentare l’impegno per l’affermazione dello Stato di diritto anzitutto nella società civile”. Nes/Pie