Peste suina Lazio, Lav: ricorso al Tar contro la caccia selvaggia

"Con nuova ordinanza entro 30 giorni partono uccisioni in massa di cinghiali"

MAG 19, 2022 -

Peste suina Roma, 19 mag. (askanews) – “Come temevamo, la peste suina africana oltre ad essere un virus mortale per i cinghiali, si sta trasformando in una ulteriore opportunità per aumentare la caccia nei loro confronti, con i cacciatori che potranno addirittura cibarsi dei corpi degli animali uccisi se negativi al test Psa”, lo dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, animali selvatici, annunciando: “Siamo pronti a impugnare al Tar ogni disposizione che preveda l’aumento della caccia ai cinghiali”. Con la nuova ordinanza sulla peste suina avverte la Lav, “entro 30 giorni partono uccisioni in massa di cinghiali”. E’ stata infatti pubblicata “la nuova ordinanza del Commissario Straordinario alla peste suina africana, che detta le indicazioni in merito alla gestione del virus nel Lazio”. E – ricorda la Lav – viene disposto che entro trenta giorni il Prefetto di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio e Roma Capitale, fornisca le procedure per dare avvio alla cattura e uccisione dei cinghiali sia nella zona infetta all’interno del Grande Raccordo Anulare, sia nella zona confinante: “Un’area immensa, profonda fino a dodici chilometri che circonda tutta Roma nella parte a ovest del Tevere”. (Segue)