Frode fiscale e autoricicalggio,sequestri a procuratore sportivo

La Gdf di Modena blocca beni per 7mln nel principato di Monaco

MAG 16, 2022 -

E. Romagna Roma, 16 mag. (askanews) – Un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità immobiliari all’estero, per circa sette milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Modena nei confronti di un professionista operante quale procuratore sportivo formalmente iscritto all’AIRE in quanto residente nel Principato di Monaco. L’uomo è indagato per dichiarazione fraudolenta ai fini delle Imposte Dirette, omessa dichiarazione ai fini dell’I.V.A. e autoriciclaggio. L’imposta evasa, ai soli fini penali è stata complessivamente quantificata in oltre 1,8 milioni di euro. Le indagini delle fiamme gialle hanno consentito di accertare che l’indagato svolgesse sul territorio nazionale l’attività professionale con prestazioni soggette a tassazione in Italia, a favore di società sportive nazionali; il trasferimento del1a residenza all’estero fosse fittizio, avendo l’indagato conservato in Italia un rilevante centro di interessi economici, familiari e sentimentali; il professionista avesse costituito un’articolata struttura societaria artatamente creata allo scopo di compiere reati fiscali, finalizzata alla schermatura dei proventi percepiti, allocata per sole finalità evasive nel Principato di Monaco ed in Lussemburgo e formalmente intestata ad un gruppo di prestanome dell’indagato. All’esito degli accertamenti, svolti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, sono stati contestati al contribuente maggiori redditi per oltre 13 milioni di euro, a fronte di redditi dichiarati sempre inferiori ai 5.000 euro annui, con riferimento alle annualità dal 2009 al 2017. L’esame della documentazione acquisita, inoltre, ha consentito di accertare la sussistenza di gravi indizi del reato di “autoriciclaggio”, poichè l’uomo avrebbe celato la provenienza delittuosa delle proprie disponibilità mediante il ricorso a strutture societarie e conti esteri, impiegando, sostituito e trasferito, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative i frutti/prodotti/proventi dei reati fiscali presupposti, dirottando i fondi per l’acquisto di una società sportiva nazionale, provvedendo al successivo finanziamento della stessa o di altre società. Complessivamente, le somme oggetto del delitto ipotizzato di autoriciclaggio sono state ricostruite in circa 5 milioni di euro. Infine le Fiamme Gialle modenesi hanno individuato all’estero disponibilità immobiliari di ingente valore riconducibili ancora una volta, per il tramite di società immobiliari, allo stesso indagato. Gli immobili, grazie alla collaborazione delle autorità del Principato di Monaco, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo per equivalente, attraverso un’attività rogatoriale che ha visto il coinvolgimento di Eurojust, sono state sottoposte a vincolo cautelare, sino a concorrenza dell’importo di oltre 6,7 milioni di euro.