Sabato 14 maggio 2022 - 12:01
‘Ndrangheta, due arresti nel Comasco: uno comandava dal carcere
Polizia: condannato perché "capo società" della Locale di Fino M.

Il primo, che risulta anche condannato in secondo grado all’ergastolo come mandante di un omicidio, è accusato “di aver gestito i suoi affari nonostante la reclusione impartendo disposizioni ai suoi uomini, tra cui un violento pestaggio nei confronti di un soggetto debitore di somme di denaro”. Il 64enne, inoltre, è accusato di essere “amministratore di fatto di numerosi esercizi commerciali intestati fittiziamente a terzi e di aver praticato prestiti a usura”. Dalle indagini, infine, è emerso anche “come, ai fini del soddisfacimento delle esigenze della sua organizzazione, tra cui il mantenimento dei detenuti, tramite una serie di reati in materia fiscale e commerciale, abbia raccolto illecitamente ingenti liquidità”.
Il secondo arrestato, è invece accusato di aver fornito un supporto logistico all’associazione mafiosa, partecipando agli scavi per recuperare 55mila euro nascosti in un maneggio nel Comasco, mettendo anche a disposizione la strumentazione per eseguirli. Il maneggio, “riconducibile all’associazione”, è stato sottoposto a sequestro nell’ambito di apposita misura di prevenzione patrimoniale.
(segue)
