Mediterraneo: dal 12/5 a Matera al via Festival Sabir

Promosso da Arci parlerà anche di guerra in Ucraina e Afghanistan

MAG 5, 2022 -

Mediterraneo Roma, 5 mag. (askanews) – – Il Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa, approda per la sua ottava edizione a Matera, dal 12 al 14 maggio. Il Festival, promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di ASGI e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai Per il Sociale e la media partnership di Rai Radio 3 e dell’agenzia di stampa DIRE, e con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Matera, sarà anche quest’anno un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza. Associazioni, istituzioni pubbliche, reti e movimenti internazionali torneranno ad incontrarsi a Sabir per programmare le iniziative e le campagne da promuovere unitariamente, per determinare un’alternativa alla politica dei muri e alla cultura di morte, per impedire al Mediterraneo di diventare sempre più un cimitero a cielo aperto, una barriera contro la quale si infrangono i sogni e le speranze di centinaia di migliaia di persone. La formula del Festival è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento e ha regalato momenti di scambio, di socialità internazionale e di approfondimento sulle tematiche che ruotano intorno all’idea del Mediterraneo come spazio di pace, di condivisione, sviluppo sostenibile, di diritti e giustizia sociale: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche. La presenza di rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà con diversi punti di vista il confronto e farà emergere proposte unitarie. Particolare attenzione verrà dedicata alle crisi recenti in Ucraina e Afghanistan e a come l’UE, la comunità internazionale, il nostro Paese hanno reagito alla fuga delle persone nelle diverse situazioni di conflitto e di crisi. Sabir è uno spazio della società civile non equidistante, ma schierata dalla parte delle vittime e contro tutti gli oppressori, uno spazio per ribadire, anche nell’affrontare i temi che la guerra in Ucraina e le altre crisi del nostro pianeta pongono, la centralità delle persone e dei loro diritti, a prescindere dalla nazionalità. “Anche l’edizione di quest’anno del Festival Sabir – sottolinea l’Arci – ci riporterà in presenza, nel rispetto delle normative anti-Covid, ma assicurerà anche la partecipazione online, per non penalizzare chi non potrà essere fisicamente presente, con la trasmissione dei principali eventi del Festival in streaming. Info: festivalsabir.it”.