Tratteneva per sé soldi tasse, ai domiciliari cassiere banca

L'uomo avrebbe anche prelevato soldi dal conto di un anziano

APR 28, 2022 -

Truffe Roma, 28 apr. (askanews) – Anziché versare la Tari e l’Imu nei conti degli enti pubblici, avrebbe trattenuto le somme versate da 75 clienti della banca. Per questo, con l’accusa di peculato, appropriazione indebita e truffa aggravata, un cassiere di un noto istituto di credito del basso Salento, è stato posto ai domiciliari dalla Guardia di Finanza di Lecce. Secondo le indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Lecce, il cassiere infedele avrebbe approfittato della sua qualità di funzionario di pubblico servizio preposto alla riscossione dei tributi locali, trattenendo per sé oltre 16mila euro consegnati in contanti dai 75 ignari clienti. L’uomo avrebbe anche occultato o distrutto la copia riservata alla banca al fine di sottrarsi ad ogni possibile controllo interno della contabilità giornaliera della filiale, omettendo il successivo trasferimento delle somme all’Agenzia delle Entrate e conseguentemente al Comune destinatario dei tributi. Il dipendente bancario, nell’arco temporale di appena un anno (febbraio 2021 – gennaio 2022) si sarebbe appropriato dei risparmi di un proprio cliente ‘ultranovantenne’, per un ammontare di quasi 21mila euro, sottraendoli con vari prelievi. Sempre secondo la contestazione, il cassiere, essendo riuscito a carpire la fiducia dell’anziano e dei suoi familiari, si sarebbe offerto di prelevare fondi dal libretto e di fornire assistenza bancaria ogniqualvolta il cliente fosse stato impossibilitato a raggiungere l’istituto di credito. In tale frangente il soggetto destinatario della misura avrebbe prelevato una somma superiore a quella richiesta dal truffato, trattenendo per sé la differenza. Infine, per non destare sospetti, il dipendente bancario, prima di restituire il libretto di risparmio all’avente diritto, avrebbe annotato a ‘penna’ l’operazione di prelievo richiesta in luogo di quella effettivamente eseguita, alterandone così il saldo contabile. Il dipendente è stato dapprima sospeso ed in seguito licenziato dall’istituto di credito.