All’Accademia di Brera 1.755 matricole, finite bonifiche per campus

Confermato arrivo dei primi studenti allo Scalo Farini nel 2024

APR 22, 2022 -

Università Milano, 22 apr. (askanews) – L’Accademia di Brera ha inaugurato il nuovo anno accademico con uno sguardo verso il futuro. È stato infatti annunciato che si sono concluse le bonifiche per il nuovo campus allo Scalo Farini ed è stato confermato l’arrivo dei primi studenti nel 2024. “Abbiamo fatto miracoli, ma non li abbiamo fatti perché siamo più bravi degli altri, ma perche abbiamo pensato che se c’è un futuro, il futuro è dei nostri ragazzi e giovani, e abbiamo il dovere di costruirlo con loro” ha detto la presidente, Livia Pomodoro. “Noi abbiamo già cominciato a predisporre tutto. Forse un piccolo carotaggio lo farò alla fine del 2023, nel 2024 avremo sicuramente il campus, ma avremo forse anche tante iniziative” ha aggiunto citando gli attuali 4.645 iscritti all’Accademia, di cui 1.755 matricole. Gli stranieri in totale sono 1.154. “Siamo particolarmente fieri perché circa il 35 40 per cento dei nostri studenti è straniero, vengono da tutto il mondo. Abbiamo tutto il mondo asiatico che guarda con molto interesse a noi, ma abbiamo anche tantissimi ragazzi da Paesi occidentali e anche da paesi molto lontani e talvolta perfino un po’ sconosciuti” ha continuato Pomodoro. Del nuovo campus ha parlato anche il direttore, Giovanni Iovane, secondo il quale sarà “un elemento vitale, non solo come spazi, per il futuro dell’Accademia dal punto di vista didattico, domestico e dei rapporti internazionali”. Durante la pandemia l’Accademia ha infatti dovuto affrontare “difficoltà enormi”, ha detto Pomodoro, “soprattutto a inizio lockdown per far continuare a studiare i nostri studenti cinesi, che sono in grande misura nostri studenti. Abbiamo dovuto quindi attrezzarci e per loro abbiamo costruito una piattaforma speciale per poter utilizzare senza problemi gli strumenti digitali che altrimenti cozzavano contro le barriere che voi sapete sono costruite in tutto il mondo”. “Oggi abbiamo una situazione in larga misura migliorata, i problemi sono però tanti: i problemi degli spostamenti dei giovani da un luogo all’altro, degli alloggi per questi ragazzi qui da noi, io stessa spero di poter fare qualche altra operazione con giovani di Paesi molto disastrati per farli venire a lavorare qua in Italia, e devo dire onestamente che siamo una fucina di interventi, con una fatica incredibile ma anche con grande soddisfazione” ha concluso la presidente.