In Calabria eseguita operazione ‘deep’ a tutela dell’ambiente

Carabinieri denunciano 13 persone ed elevano 500mila euro multe

MAR 24, 2022 -

Ambiente Roma, 24 mar. (askanews) – Tredici persone denunciate per reati ambientali, 5 siti tra impianti di depurazione, vasche di contenimento fanghi e attività produttive inquinanti sequestrati e in 22 siti riscontrati illeciti penali e irregolarità ammnistrative. E’ questo il bilancio dell’operazione ‘Deep’ eseguita fino a ieri sera dai carabinieri nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia che si è conclusa anche con la comminazione di sanzioni amministrative per un totale complessivo superiore a 500mila euro. Nel corso dell’operazione, convenzionalmente denominata “deep” per il suo fine primario di controllare attentamente il rispetto delle norme spingendosi in profondità, ovvero al di là delle apparenze e della superficie, frequentemente dissimulate per celare la commissione di gravi illeciti contro la natura, sono stati impiegati 300 militari, 115 automezzi e 1 elicottero, in un’area di operazioni che ha interessato la fascia medio-costiera tirrenica dei territori delle 3 citate province per un totale di 208 chilometri. Inoltre sono stati controllati un centinaio di obiettivi, tra cui 58 siti di depurazione, 15 pompe di sollevamento nonché aree palustri e canali di scolo in prossimità della costa, con annesse attività produttive limitrofe. In provincia di Vibo Valentia, sono stati sequestrati due siti di depurazione, in quanto in un caso si è riscontrata la presenza di bypass, fanghi oltre la soglia limite, pompe di sollevamento non in funzione e l’autorizzazione allo scarico scaduta, mentre nell’altro si è accertato un ciclo di depurazione non conforme alla norma, vasche di decantazione non alimentate e quella dei fanghi è risultata collegata a quella di ossigenazione. In altri sei impianti sono state riscontrate, a vario titolo, ipotesi di violazione di carattere penale con particolare riferimento al mancato smaltimento dei fanghi, alla gestione non autorizzata di rifiuti, allo scarico di acque reflue non autorizzato, all’abbandono e smaltimento illecito di rifiuti. Violazioni di carattere amministrativo, consistenti in gran parte nello scarico di acque reflue non autorizzato, sono state riscontrate in altri tre impianti. Nel catanzarese, il titolare di un’azienda operante nel settore dello smaltimento di rifiuti e inerti è stato denunciato per ipotesi di mancato smaltimento dei fanghi derivati dal trattamento delle acque di prima pioggia e, nella circostanza, è stata sequestrata la vasca di contenimento dei fanghi. Sempre in provincia, è stato sequestrato un depuratore per ipotesi di malfunzionamento delle linee di depurazione e gestione non conforme alla normativa vigente della struttura. (segue)