Roma, via Crucis su strade prostituzione con suora antiracket

La casa accoglienza ad Avezzano per salvare le ragazze

MAR 18, 2022 -

Roma Roma, 18 mar. (askanews) – Una Via Crucis contro la tratta, percorrendo le strade della prostituzione della Capitale. L’appuntamento è stasera alle ore 20 alla parrocchia di San Cirillo Alessandrino. L’organizzazione è della diocesi di Roma, in collaborazione con l’associazione ‘Comunità Papa Giovanni XXIII’ sul tema “Donna, perché piangi?”. Tra i partecipanti suor Carla Venditti, nota come ‘la Suora anti racket’. La religiosa, assieme a consorelle e a volontari, strappa da anni le ragazze dalle strade della Capitale e dell’Abruzzo. Il progetto viene portato avanti insieme alle consorelle e ad alcuni volontari laici nella sede di Avezzano, dove le religiose hanno avviato la casa di accoglienza ‘Oasi Madre Clelia’ per il riavvio sociale e spirituale delle donne strappate alla malavita e alla strada. Stasera la partenza – si sottolinea – è prevista alle 20 dalla parrocchia di San Cirillo Alessandrino. Da lì si snoderà un percorso tra la quindicesima e la sedicesima prefettura della diocesi, tra viale Palmiro Togliatti e il Quarticciolo, per arrivare infine a San Bernardo da Chiaravalle, a Centocelle, dove ci si fermerà in preghiera. Suor Carla Venditti ha spiegato: “Dopo l’invito di Papa Francesco, la nostra congregazione, ha accettato l’idea di aprire parte della Casa generalizia per accogliere le ragazze salvate dal giro della prostituzione, in un ex asilo appartenente all’Ordine delle suore. Ci rechiamo nelle strade più difficili di notte e, avvicinandoci alle ragazze, cerchiamo di creare un rapporto sincero e aperto con loro, basato prima di tutto sull’amicizia e la fiducia. Sentivamo che servisse altro e abbiamo creato una famiglia, non una casa d’accoglienza. E’ importante sentire l’urlo di Cristo sulla Croce per aiutare chi, come queste ragazze, vivono sofferenze fisiche e morali”. “I profughi provenienti dall’Ucraina superano i 50.000 come vediamo in questi giorni, e dobbiamo tenere alta la guardia per il pericolo di adescamento da parte della criminalità e dello sfruttamento dei rifugiati”, continua la religiosa. Il Rapporto Immigrazione 2020 pubblicato a ottobre dalla Caritas parla di 40 milioni di vittime di tratta a livello globale: il 60 per cento a scopo sessuale. Un terzo sono minori e sette su dieci donne o bambine. Il dipartimento di stato Usa stima che in Italia il numero di vittime sia tra le 25 e le 30 mila, provenienti soprattutto da Nigeria, Russia, Ucraina, Albania, Romania, Bulgaria e Moldavia, si legge nel rapporto. Inoltre, l’Italia è il primo paese di destinazione della tratta degli esseri umani, che parte dall’Africa e arriva qui attraverso la Libia. A rendere tutto più difficile e pericoloso il Covid-19: dalle strade le donne tendono a spostarsi dentro le case con evidenti maggiori pericoli sulla sicurezza personale e maggiore possibilità di contagio del pericoloso virus” L’allarme del progetto Vie d’Uscita di Save the Children: una vittima su 4 ha meno di 18 anni, 2 su 3 sono donne o ragazze. In Italia le vittime di tratta accertate sono 1.660, con un numero sempre maggiore di minorenni coinvolti, cresciuti in un anno dal 9% al 13%.