Coprirono latitanza di un boss della ‘ndrangheta: 8 arresti

In carcere moglie, figli, genero e nipote di Giuseppe Pelle

MAR 10, 2022 -

'Ndrangheta Milano, 10 mar. (askanews) – Avrebbero favorito e coperto la latitanza di Giuseppe Pelle, il boss della ‘ndrangheta soprannominato “Gambazza” che fu catturato il 6 aprile 2018 a Condofuri, nel Reggino, dagli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Per questa accusa 8 persone sono state arrestate dalla squadra Mobile di Reggio Calabria. In manette, tra gli altri, sono finiti familiari e parenti stretti del boss: la moglie Marianna Barbaro, i tre figli, Antonio, Francesco ed Elisa Pelle, il genero Giuseppe Barbaro e il nipote Antonio Pelle. Insieme a Giuseppe Morabito e Girolamo Romeo, pure loro arrestati, avrebbero fornito a Giuseppe Pelle (ritenuto esponente dell’omonima cosca di ‘ndrangheta di San Luca, già capeggiata dal defunto padre Antonio, e destinatario di un ordine di carcerazione per una pena residua di 2 anni, 5 mesi e 20 giorni di carcere per associazione mafiosa) un aiuto concreto per sottrarsi alla cattura. Ora sono tutti accusati a vario titolo di procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale, con l’aggravante dalla circostanza mafiosa.