Carcere, Uilpa: a Catanzaro detenuto prende medico in ostaggio

"Grazie a professionalità agenti di custodia evitato il peggio"

MAR 8, 2022 -

Carcere Roma, 8 mar. (askanews) – Nel pomeriggio di oggi all’interno del carcere di Catanzaro un detenuto “armato di un punteruolo rudimentale, ha sottratto le chiavi all’operatore di Polizia penitenziaria in servizio” e poi ha preso in ostaggio una dottoressa dell’azienda sanitaria. “Solo la professionalità, l’astuzia operativa e le capacità di negoziazione della polizia penitenziaria hanno consentito, dopo circa un’ora, di ristabilire l’ordine e mettere al sicuro il medico, senza peraltro fare uso della forza”. A rendere noto il fatto è Lo dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato Uilpa polizia penitenziaria. Sempre secondo quanto spiegato da De Fazio a far scattare l’allarme è lo stesso detenuto che il 6 febbraio scorso “aveva innescato fortissime tensioni, artefice anche di molteplici aggressioni ai danni degli operatori e rispetto al quale il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a tutti i suoi livelli di responsabilità appare colpevolmente disorganizzato e inerme”. Insomma – si aggiunge – questo detenuto “è ormai considerato un aggressore seriale e per questo tristemente noto in molte carceri d’Italia. Da Catanzaro – spiega De Fazio – era già stato allontanato per ben due volte per motivi di ordine e sicurezza, ma poi vi è ritornato in quella che più che una strategia della gestione detentiva appare come una vera e propria pratica di turismo penitenziario a carico dei contribuenti”. E poi – incalza il segretario della Uuilpa Pp – “risulterebbe affetto da patologie mentali, ma è custodito in un reparto ordinario dove temiamo non possa ricevere tutte le cure di cui avrebbe bisogno, divenendo così anche lui vittima di un sistema che si presta a divenire carnefice persino nei confronti degli stessi operatori”. De Fazio spiega cbe “domani il Consiglio Superiore della Magistratura dovrebbe dare il via libera alla nomina di Carlo Renoldi a Capo del Dap e, successivamente, dovrebbe ultimarsi l’iter che porterà al conferimento dell’incarico da parte del Consiglio dei ministri e all’effettivo insediamento. Alcuni dei principali e più urgenti problemi di cui dovrà occuparsi riguarderanno proprio quelli correlati alle numerosissime aggressioni agli operatori e ai detenuti affetti da patologie psichiche, talvolta anche trattenuti in carcere sine titulo”, conclude.