Soldi falsi, oscurati 17 canali Telegram con 430mila iscritti

Accertamenti della Guardia di finanza di Falconara Marittima

MAR 7, 2022 -

Truffe Roma, 7 mar. (askanews) – I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Falconara Marittima (An), nelle scorse settimane hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo con il quale è stato disposto l’oscuramento di 17 canali “Telegram” dove in vendita quantità di banconote contraffatte. Il provvedimento – si spiega – è arrivato dopo un monitoraggio degli item presenti nel sistema di messaggistica. Sono oltre 430mila le persone che sono risultate iscritte e che si interessavano degli annunci di vendita di banconote false in euro, sterline e dollari americani, corredati da relative foto e dettagli. Nelle varie inserzioni individuate – si spiega – veniva garantita la qualità delle banconote proposte che, come pubblicizzato, erano prodotte in carta di puro cotone, con filigrana, ologrammi metallici e striscia di sicurezza, così da aggirare potenzialmente i vari test rilevatori di banconote false, come quelli a luce ultravioletta o le apposite penne anticontraffazione. I prezzi di vendita erano commisurati all’ammontare complessivo di banconote ordinate, con un listino che partiva da un pacchetto di 1.000 euro di banconote contraffatte al costo di 100, fino ad arrivare a lotti di 35.000 euro al prezzo di 2.000. Sfruttando in modo sistematico le potenzialità del servizio di messaggistica, trasmettendo direttamente le informazioni e le proposte di vendita ad un’ampia platea di utenti. I potenziali acquirenti potevano, così, visionare il prodotto attraverso i diversi video e foto pubblicati sui canali in questione, apprezzandone le caratteristiche qualitative, a loro volta garantite da livelli di fedeltà all’originale, con la definizione di diversi codici di classe. Per garantire l’anonimato sia del venditore che dell’acquirente, le banconote erano acquistabili esclusivamente con pagamenti in criptovalute, e nelle stesse inserzioni, per agevolare eventuali utenti meno esperti, venivano fornite anche dettagliate informazioni circa le modalità di acquisizione di quest’ultime. Tali condotte avrebbero favorito una immissione incontrollata di ingenti flussi di denaro contante contraffatto, a danno delle attività economiche e delle persone fisiche che, inconsapevolmente, avrebbero ricevuto denaro falso. Il reato di falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate – sottolinea – prevede la pena della reclusione da tre a dodici anni e la multa da 516 a 3.098 euro.