Solidarietà, acquista una Bibbia per aiutare neonati abbandonati

Progetto della casa d'accoglienza in Costa d'Avorio

GEN 29, 2022 -

Solidarietà Roma, 29 gen. (askanews) – Torna l’iniziativa del Comitato Cattolici Civiltà dell’Amore (CCCA) di finanziare, attraverso l’acquisto (tramite donazione) della Bibbia, le attività del Centro per neonati abbandonati di Odienné in Costa d’Avorio. Tra gli obiettivi dell’attuale campagna c’è l’acquisto di una lavatrice: un elettrodomestico, forse per noi occidentali scontato, ma prezioso in tante altre realtà, dove i costi sono proibitivi paragonati al poco che si ha per mangiare e dove manca, spesso, la corrente elettrica. Il Centro africano è sempre la Casa di accoglienza “Arcobaleno” per bambini poveri di Odienne. Bambini che vengono abbandonati, ancora in fasce nella savana, dove andrebbero incontro a morte certa se le missionarie della Casa, guidate da suor Rosaria Giacone (della S. Famiglia di Spoleto), consapevoli di questa triste abitudine, non li andassero a prendere e non li accudissero negli umili locali della Casa fino a renderli pronti per un’adozione da parte di famiglie selezionate nei villaggi circostanti. “Le situazioni in cui intervenire sono tante ma anche quest’anno vogliamo legare la Bibbia, che è Parola di Dio, a un microprogetto, dunque a un gesto concreto che mostra come questa Parola possa incarnarsi nella quotidianità di tante persone bisognose – afferma Giuseppe Rotunno, responsabile del CCCA -: con il ricavato vogliamo infatti contribuire all’opera dei Missionari, andando incontro ai tanti bisogni di questi bimbi (cibo, pannolini, eventuali cure mediche, stipendi da pagare a chi lavora nel Centro), anche con l’acquisto di una lavatrice che è di sicuro un valido aiuto all’opera in loco delle suore e delle operatrici della Casa”. Il tutto avviene nell’ambito del programma Adotta un Papà/una Mamma nel sud del mondo, che contraddistingue il CCCA, finalizzato, attraverso donazioni, a creare microimprese e microprogetti nei paesi poveri, offrendo lavoro ai capi famiglia o alle donne o ai giovani di vari villaggi. “Con la campagna del Natale 2020 – va avanti Rotunno – abbiamo potuto pagare un mese di lavoro alle sei operatrici del Centro, per un totale di 700 euro. Praticamente sei stipendi mensili erogati grazie al ricavato della vendita di 34 Bibbie. E con poco si può fare davvero molto: basti pensare che in quei luoghi, lo stipendio ammonta a circa 100 euro al mese. Queste lavoratrici hanno così garantito sussistenza e vita dignitosa anche alle loro famiglie, per un totale di 40 persone e 18 neonati salvati dalla savana, che hanno beneficiato della nostra donazione”. Le Bibbie, rigorosamente nella versione ufficiale della CEI, sono messe a disposizione della Onlus, grazie alla generosità dell’imprenditore Marco Sette, CEO del brand Arcieri.