‘Ndrangheta, estorsione e usura aggravata: 4 arresti in Veneto

Indagine carabinieri e Gdf coordinati dalla Dda di Venezia

GEN 18, 2022 -

'Ndrangheta Roma, 18 gen. (askanews) – Quattro persone sono state poste ai domiciliari da carabinieri e Guardia di Finanza, su disposizione del Gip di Venezia, per diversi episodi di estorsione e usura in concorso tra loro con metodo mafioso. Nello stesso contesto, sono state disposte diverse perquisizioni locali e domiciliari nelle provincie di Venezia, Padova, Vicenza e Treviso, mentre sull’isola di Mazzorbetto della laguna veneziana i militari hanno eseguito la misura cautelare reale del sequestro preventivo del compendio immobiliare denominato “Villa Ducale”, valutato 2 milioni di euro. L’operazione scaturisce dal prosieguo delle indagini denominate “Camaleonte” e “Avvoltoio”, dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia e delegate ai Reparti di polizia giudiziaria. Dalle indagini erano emersi gravi elementi indiziari dell’operatività in Provincia di Padova e in quelle contermini di un’autonoma articolazione dell’organizzazione mafiosa curtrese di matrice ‘ndranghetista denominata “Grande Aracri”, che sarebbe stata rappresentata dal cosiddetto gruppo Bolognino, di cui alcuni componenti sono già stati condannati in primo grado con sentenza del GUP di Venezia, con rito abbreviato, e con sentenza del Tribunale di Padova. Le ulteriori indagini sono state condotte anche attraverso complessi e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, anche transfrontalieri, in particolare nel ticinese con la collaborazione di quella Polizia cantonale, dove alcuni indagati si sarebbero recati più volte per estorcere un’importante somma di denaro a un broker finanziario di Lugano (CH),e con l’escussione delle presunte vittime e di altri soggetti coinvolti nelle vicende oggetto di indagine, con accertamenti bancari, analisi di bilanci societari, acquisizione ed esame di documentazione contabile ed extracontabile, sopralluoghi, ricostruzione dei rapporti commerciali tra imprese.