Milano, in 10 anni di Area C transiti in Cerchia Bastioni -38,5%

Auto elettriche e ibride erano 4,1% nel 2017, 12,2% nel 2021

GEN 15, 2022 -

Milano Milano, 15 gen. (askanews) – Entrata in vigore per la prima volta il 16 gennaio del 2012, Area C compie domani, domenica 16 gennaio, i primi dieci anni di attività e fa registrare un calo del traffico nella Cerchia dei Bastioni del 38,5% tra il 2012 e il 2021. Si parte infatti da oltre 90mila ingressi rilevati nel 2012 (-31% rispetto al 2011), per arrivare agli 81mila del 2021. Il dato del 2020 (-46,8%) risente ovviamente degli effetti sugli spostamenti causati dall’epidemia da Covid 2019. Per quanto riguarda il 2021 si può invece ipotizzare un aumento del mezzo privato dovuto al timore di utilizzare il trasporto pubblico e quindi la percentuale potrebbe essere anche sovrastimata. I numeri sono contenuti in un documento prodotto da Amat(Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) per raccontare i dieci anni di attività del pedaggio. Partendo dai dati di transito rilevati, fa emergere una serie storica di numeri da cui è possibile ricavare un’analisi degli effetti riscontrati dall’introduzione di Area C fino al 31 dicembre 2021. I dati riportati sono ricavati dal sistema di varchi elettronici che controlla tutti i transiti veicolari in ingresso all’area. Per ogni targa in transito, sono ricavate le informazioni necessarie per una classificazione dei veicoli in funzione della tipologia, dell’alimentazione e della classe Euro, al fine di caratterizzare il veicolo in una delle classi definite dal provvedimento ed effettuare le analisi di carattere ambientale. Nella ripartizione delle macroclassi veicolari in ingresso alla Ztl, spicca il dato dei veicoli ecologici che dal 4,1% del 2017 (momento in cui vengono inclusi in questa definizione esclusivamente le alimentazioni elettriche e ibride) passano al 12,2% del 2021. Questo dato è rafforzato dall’analisi della ripartizione della tipologia di alimentazione dei veicoli: quelli elettrici, che nel 2012 erano lo 0,1% di tutti i mezzi che sono entrati in Area C, nel 2021 sono il 2,7%, mentre quelli ibridi sono più che quadruplicati (partiti dal 5,3% arrivano al 22,2% nel 2021). I veicoli più inquinanti sono, nel corso del tempo, scomparsi e l’anno scorso si è registrato che il 98,4% di ingressi è costituito da mezzi Euro 5 ed Euro 6, con una prevalenza di quest’ultimi, che sono il 54,2%. La ripartizione delle tipologie veicolari in ingresso (persone, autobus sia pubblici che privati, merci) non ha avuto significative variazioni nel corso degli anni, a dimostrazione che non c’è una tipologia che è stata particolarmente ‘colpita’ da questo provvedimento. Amat ha anche provveduto ad analizzare le informazioni sulle emissioni inquinanti dei mezzi che hanno avuto accesso alla Ztl, evidenziando la serie storica nei dieci anni delle emissioni atmosferiche medie diurne feriali di PM10 allo scarico, di PM10 totale (scarico più attriti) e di ossidi di azoto (NOx). Il trend, per tutti questi valori – escludendo il 2020 che è il dato con numeri più bassi dovuti anche ai diversi mesi di lockdown – è di progressiva e costante discesa.