Covid, Siru: vaccini possono alterare ciclo mestruale ma non fertilità

Ma chi si ammala di Covid rischia conseguenze serie

GEN 14, 2022 -

Coronavirus Roma, 14 gen. (askanews) – “L’associazione tra flusso mestruale e vaccino anti Covid-19 non rappresenta un fattore di rischio per chi è in cerca di una gravidanza”. Rassicurano così gli esperti della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU) le donne riguardo un possibile legame tra alterazione del ciclo mestruale e somministrazione vaccinale. La notizia circola in rete da qualche settimana, rimbalzando dai forum ai vari social e sono molte le donne che stanno evitando la vaccinazione per sfuggire ad un potenziale danno alla fertilità, commento gli operatori del settore. “Ma i risultati di diversi studi dovrebbero tranquillizzarle – commenta Antonino Guglielmino Presidente ginecologo SIRU – i dati rilevano che le alterazioni del ciclo mestruale sono possibili nelle donne dopo il vaccino anti Covid e sono un fenomeno che tende a scomparire dopo qualche mese e comunque non condizionante l’apparato riproduttivo femminile. Questo legame tra vaccino e ciclo non comporta un aumento di rischio per chi è alla ricerca di una gravidanza né un’alterazione della fertilità, sia per via naturale che attraverso la procreazione medicalmente assistita”. Al contrario, chi si ammala di Covid incorre in serie conseguenze per la salute propria e del nascituro. Pertanto, i benefici del vaccino continuano a superare i rischi, sottolinea la SIRU. L’unica accortezza che gli esperti SIRU consigliano, in caso di donne che intraprendono un percorso di fecondazione assistita, è di attendere circa 15-20 giorni prima di iniziare cure farmacologiche.