Covid, Toti: grazie a chi lavora nelle feste contro la pandemia

Il presidente della Regione Liguria nel discorso di fine anno

DIC 31, 2021 -

Coronavirus Milano, 31 dic. (askanews) – “Mancano poche ore alla fine del 2021. Un anno fatto di tante luci e tante ombre ma il primo pensiero va a chi sta lavorando in queste ore e a chi ha lavorato in queste feste rinunciando a stare con le proprie famiglie per aiutare la collettività, cercando di arginare quella pandemia che ha investito il nostro paese. Sono però serate di festa diverse da quelle dell’anno scorso, quando eravamo blindati nelle nostre case senza poter ricevere un abbraccio. In queste feste invece abbiamo ritrovato la normalità pur con la prudenza e un’attenzione doverosa in questo momento. Questa sera festeggeremo all’insegna di un percorso iniziato alla fine dello scorso anno, quando la scoperta del vaccino ha portato a proteggere milioni di persone da una malattia virulenta come il Covid. Oggi abbiamo un terzo di ospedalizzati rispetto a dicembre del 2020 e questo grazie al vaccino e alle persone che hanno creduto nella scienza”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, durante il discorso di fine anno. In Liguria dall’inizio della pandemia sono stati somministrati, ad oggi 2.801.940, vaccini. Per fare questo sono stati aperti 13 hub e organizzati oltre 20 open night. “Ci aspetta un anno ancora complesso – ha spiegato ancora Toti -, con il Governo che sta prendendo opportunamente nuove misure per proteggere la salute, l’economia, la socialità. Sarà un anno ricco di aspettative per la nostra Liguria, un anno che vedrà dipanarsi i primi effetti di un’economia in crescita, con nuovi posti di lavoro per i ragazzi che in questi mesi stanno lottando diligentemente per proteggere i genitori e i nonni. Il 2022 sarà anche l’anno del Pnrr che non è solo infrastrutture e fondi, è un investimento sulla competitività e sull’efficienza della prossima generazione. Un piano per cui nessuno dovrà rimanere indietro grazie all’inclusione, alla capacità di riattivare l’ascensore sociale per cui un nuovo ospedale, una nuova ferrovia, un nuovo waterfront dovranno valere per tutti. Questo è l’anno che ci permetterà di uscire da tutte le restrizioni. Senza dimenticare le infrastrutture che progrediscono e che scandiranno invece il 2022 dei liguri”.