Sardegna, Aspal: parte il progetto “Network per l’occupabilità”

Collocamento Noi: favorire l'inclusione per persone con disabilità

DIC 15, 2021 -

Sardegna Cagliari, 15 dic. (askanews) – Parte ufficialmente il progetto N.O.I. – Network per l’Occupabilità e l’Inclusione, promosso dall’ASPAL per rafforzare il collocamento mirato e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Ieri a Cagliari, nella sede dell’Agenzia, i partner istituzionali hanno presentato l’intervento, volto a costituire una Rete territoriale per un’azione coordinata con un approccio biopsicosociale che metta al centro in maniera efficace le persone con disabilità. L’inserimento lavorativo, infatti, non può essere competenza esclusiva di un singolo ente, ma il risultato della collaborazione e della condivisione di esperienze, competenze e responsabilità tra amministrazioni pubbliche, terzo settore e imprese. Da qui l’esigenza di una Rete, chiamata a garantire il rafforzamento delle politiche attive del lavoro e soprattutto del collocamento mirato in Sardegna e la piena attuazione della Legge n. 68/99, con lo sviluppo di interventi sempre più efficaci e personalizzati a favore delle persone con disabilità. Finanziato dal POR FSE 2014/2020, iI progetto N.O.I. è caratterizzato da due fasi: la prima ha previsto un’indagine conoscitiva e una mappatura dei servizi territoriali, con l’attivazione della Rete attraverso il confronto partecipato tra gli attori pubblici e privati interessati. La seconda favorirà invece la sperimentazione di un nuovo modello di presa in carico multiprofessionale in tutti i Centri per l’Impiego della Sardegna, con la predisposizione di progetti personalizzati. Alessandra Zedda, assessora regionale del Lavoro (intervenuta in videoconferenza), ha sottolineato che “insieme possiamo segnare un percorso importante, partendo dall’assunto che il lavoro è dignità prima di tutto, non solo reddito, e impegnandoci quindi a realizzare questa definizione per coloro che sono a rischio di esclusione. Abbiamo fiducia nel futuro per gli strumenti che l’Aspal e la Regione metteranno in campo per le politiche attive, visto che anche i prossimi programmi comunitari vanno verso la direzione di mettere al centro l’inclusione sociale, in particolare a favore di donne e giovani, combinando l’occupabilità con l’istruzione e la formazione”.