Lavoro, in un studio la relazione tra nuove tecnologie e salari

Moschella (Sant'Anna): "aumento senza accrescere diseguaglianze"

NOV 30, 2021 -

Lavoro Firenze, 30 nov. (askanews) – Le nuove tecnologie possono far aumentare i salari senza accrescere le diseguaglianze di genere all’interno delle aziende che le adottano. E’ la principale evidenza dell’articolo scientifico intitolato “For whom the bell tolls: the firm-level effects of automation on wage and gender inequality”, di cui è coautore Daniele Moschella, docente di Politica economica dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme a Giacomo Domini (ricercatore in Economia alla Erasmus University College di Rotterdam), Marco Grazzi (docente di Politica economica all’Università Cattolica), Tania Treibich (ricercatrice in Economia alla Maastricht University) e che ha ricevuto il premio come miglior articolo della conferenza internazionale “CONCORDi 2021- Industrial innovation for competitive sustainability”, dove è stato presentato. La conferenza si è svolta in modalità virtuale sino al 25 novembre 2021. La CONCORDi, organizzata ogni due anni dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, si è accreditata come una delle più importanti conferenze europee sui temi dell’economia dell’innovazione. L’edizione del 2021 ha ospitato 5 sessioni plenarie e 10 sessioni parallele durante le quali sono stati presentati oltre 30 articoli scientifici. Il comitato scientifico che seleziona il migliore articolo è composto da economisti e accademici riconosciuti come esperti internazionali nel campo dell’economia dell’innovazione. “Nell’articolo premiato ho studiato, insieme con i miei coautori, la relazione tra le importazioni di beni capitali legati all’automazione e all’intelligenza artificiale – sottolinea Daniele Moschella per conto del gruppo degli autori – e la disuguaglianza salariale e di genere all’interno delle imprese. Il principale risultato dell’articolo, ovvero che l’ultima ondata di nuove tecnologie aumenta i salari senza accrescere le diseguaglianze all’interno delle aziende che le adottano, contribuisce all’intenso dibattito in corso sugli effetti dell’automazione e dell’intelligenza artificiale sull’occupazione”.