Tamponi effettuati da segretarie anziché dal medico: tre denunce

E' successo in provincia di Bolzano. Annullati i codici QR

NOV 24, 2021 -

Coronavirus Roma, 24 nov. (askanews) – I test per accertare la positività o meno al Covid-19 li facevano due segretarie al posto del medico. Per questo i Carabinieri di San Candido, in provincia di Bolzano e quelli del Nucleo antisofisticazioni e sanità (NAS) di Trento, hanno denunciato in stato di libertà tre persone per esercizio abusivo di una professione in concorso. I militari erano andati a ispezionare dei locali nell’Alta Pusteria dove un medico aveva aperto un centro per tamponi nasali orofaringei per la ricerca del virus SARS-CoV-2. I militari dell’Arma hanno trovato due donne addette alla raccolta e lo sviluppo dei tamponi. Nessuna delle due, però, esercita qualsivoglia professione sanitaria, perchè erano due segretarie. Le due però avevano in uso l’utenza del medico – loro datore di lavoro – per accedere al database ASDAA/SABES per l’emissione di certificazioni verdi “green pass”. Secondo le norme vigenti non sarebbe stato possibile per il professionista avvalersi di una persona non esercente la professione sanitaria per effettuare i tamponi. Sono stati quindi segnalati alla Procura della Repubblica di Bolzano per concorso in abusivo esercizio di professione medica una trentenne e una ventenne, segretarie, e un cinquantenne, medico. Non è possibile stabilire ora per allora quali tamponi siano stati eseguiti dall’uomo, che sarebbero validi, e quali dalle due donne, che non sarebbero invece per nulla validi poiché acquisiti da due persone senza alcuna competenza professionale nel settore. Fortunatamente la limitata estensione temporale del codice QR prodotto da queste persone farà sì che già da domani essi non saranno comunque più validi.