Sardegna, per miniera di Olmedo proroga contratti a tutto il 2023

L'assessora Pili: "Un passo avanti per le garanzie dei lavoratori"

NOV 24, 2021 -

Sardegna Cagliari, 24 nov. (askanews) – “Un passo avanti per la proroga dei contratti in scadenza dei lavoratori della miniera di Olmedo (Sassari): la Giunta della Regione Sardegna assicura il massimo impegno per salvaguardare i posti di lavoro, con i contratti prorogati sino al 31 dicembre prossimo, poi estesi sino al 20 maggio 2022 e, dopo uno stop di massimo 20 giorni, via ai nuovi contratti sino al 31 dicembre 2023”. Lo comunica l’assessora all’Industria Anita Pili, a margine del tavolo tecnico tra l’Assessorato dell’Industria, l’Igea e le OOSS territoriali e regionali di Filctem Cgil, Uiltec, Femca Cisl e Ugl chimici. Il confronto era stato programmato allo scopo di pervenire ad una soluzione tecnica che consentisse la proroga dei lavoratori a tempo determinato del sito di Olmedo il cui contratto è in scadenza al 30 novembre prossimo. La proroga è stata autorizzata con la DGR n. 40/18 del 14.10.2021 con la quale è stato approvato il piano dei lavori presentato dalla società Igea per la conclusione del ripristino dei luoghi nell’ex miniera di bauxite di Olmedo. In tale occasione la società Igea è stata autorizzata a prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato fino al 31.12.2023. Al termine della riunione le parti hanno siglato un verbale di ricognizione dell’Intesa di prossimità del contratto collettivo aziendale per la regolamentazione dei contratti a tempo determinato. Il verbale scandisce i tempi delle proroghe consentite secondo legge e l’impegno al rinnovo alle scadenze individuate, attivando ove e quando necessario le procedure presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Sassari, riducendo al minimo necessario la sospensione dei contratti al minimo dei venti giorni di legge e comunque in modo da garantire sempre la presenza nel sito. Le OOSS hanno richiesto che l’orario di lavoro dei lavoratori di Olmedo in occasione delle proroghe sia portato dalle sei ore attuali alle otto ore di contratto. Azienda e Regione hanno assicurato che faranno quanto possibile nell’ambito però del piano economico finanziario delineato e già approvato.