Scovati a Napoli e provincia 2.441 furbetti, una truffa da 5 mln

Indagini dei carabinieri condotte da giugno a oggi

NOV 3, 2021 -

Reddito cittadinanza Roma, 3 nov. (askanews) – Reddito di cittadinanza a camorristi e alle loro famiglie, ma anche a parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori irregolari. E’ quanto scoperto dai carabinieri a Napoli e provincia che, da giugno ad oggi, hanno scovato 2.441 “furbetti” che hanno sottratto indebitamente allo Stato oltre 5 milioni di euro, precisamente 5.127.765,71. I militari del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli, in collaborazione con l’Inps, hanno passato al setaccio un numero elevato di istanze per percepire la misura di sostegno al reddito scoprendo migliaia di irregolarità e portando alla revoca del sussidio. Numerosi gli arresti e 716 le denunce, 422 per persone con pregiudizi penali e 64 per associazione mafiosa. La maggioranza delle persone denunciate è italiana, sono 673 i connazionali e 43 gli stranieri: 394 gli uomini e 322 le donne. Ad aver intascato illegalmente il reddito di cittadinanza ci sono varie tipologie sociali: dal venditore ambulante di calzini al rapinatore, dal garzone del bar ai familiari del camorrista e al camorrista stesso. Ci sono anche truffatori di anziani, scippatori, pusher, contrabbandieri di sigarette, ma anche lavoratori “in nero” (un carrozziere, un barista, una commessa). Tra i rapinatori anche un finto spazzino il quale, armato di scopa, coglieva le sue vittime la mattina presto mentre si recavano al lavoro. Tra i criminali comuni che percepivano il reddito, 75 sono risultati imparentati con famiglie malavitose. Il tenente colonnello Christian Angelillo, comandante del Reparto operativo del Comando provinciale di Napoli, ha spiegato che “ulteriori accertamenti saranno svolti anche per verificare la presenza di strutture criminali che hanno gestito agevolato l’illecita percezione della misura”. I controlli sul reddito di cittadinanza hanno riguardato quasi 90mila persone, riscontrando 5mila irregolarità, di cui 3.500 “sono stati i soggetti deferiti all’autorità giudiziaria per condotte penalmente rilevanti”. L’indagine condotta dai carabinieri del Comando interregionale Ogaden, con sede a Napoli e che comprende le regioni Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, è stata svolta da maggio scorso fino a ottobre. Psc/Pie