Lecce, ex carabiniere ucciso: arrestato il padre della compagna

L'omicidio davanti al figlio 11enne; i genitori di lei disapprovavano la relazione

OTT 29, 2021 -

Puglia Roma, 29 ott. (askanews) – Svolta a Lecce nelle indagini sull’omicidio del maresciallo dei carabinieri in pensione, Silvano Nestola: i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Lecce e del raggruppamento operativo speciale hanno arrestato il 70enne Michele Aportone, di San Donaci (Brindisi), padre della donna con la quale la vittima aveva allacciato una relazione. L’ex carabiniere è stato ucciso con quattro colpi di fucile, davanti gli occhi del figlio undicenne. Ecco come i carabinieri hanno riscostruito l’omicidio. Verso le ore 22 del 3 maggio scorso, Silvano Nestola, maresciallo dell’Arma dei carabinieri in quiescenza, è stato ucciso mentre usciva dalla casa della sorella, in località Tarantini a Copertino (Lecce). Dopo aver cenato dalla sorella, in compagnia del figlio undicenne Leonardo, stava per tornare a casa alla scadenza del coprifuoco imposto dal lockdown. Mentre saliva in auto, una persona – che il figlio, unico testimone diretto, descriveva come “una persona nera che stava accovacciata sotto al muretto sulla destra” – gli sparò con almeno quattro colpi di fucile calibro 12. Immediato il decesso. Fin dagli accertamenti preliminari, i militari del Reparto operativo del comando provinciale di Lecce, con gli uomini del raggruppamento operativo speciale, hanno escluso la pista della criminalità organizzata e quella del contesto professionale della vittima, e si sono concentrati, invece, sulla vita privata dell’ex carabiniere, un uomo molto riservato. Ed è stata proprio la vita privata la chiave di lettura dell’omicidio. Separato dalla moglie aveva intrapreso, dall’estate precedente una relazione con Elisabetta Aportone, anche lei separata, figlia del 70enne arrestato. Una relazione che “sarebbe stata fortemente osteggiata dall’arrestato e da Rossella Manieri, sua moglie, che vedeva in Silvano il responsabile della separazione della figlia dal marito”. Fortemente risentita, in più occasioni, la donna, aveva affrontato la vittima, anche mentre era per strada e in compagnia della stessa Elisabetta, svilendo l’immagine del carabiniere, e arrivando ad attacchi diretti verbali. Da parte sua la figlia Elisabetta già da tempo, almeno da marzo 2021 aveva chiuso i rapporti con la madre, rifiutando ogni contatto. (Segue)