A ogni età la sua merenda: 28 proposte per i bambini a metà mattina

Opuscolo di UnionFood e A scuola di salute per spuntino da 6 a 17 anni

OTT 28, 2021 -

Alimentazione Milano, 28 ott. (askanews) – La merenda di metà mattina non è solo un pasto fondamentale che non va saltato, ma nella proposta da fare per bambini e ragazzi (dai 6 i 17 anni) occorre tenere conto del differente fabbisogno nutrizionale e calorico che hanno nelle diverse fasce d’età. Proprio per questo Unione Italiana Food in collaborazione con la piattaforma “A scuola di salute” dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ha messo a punto un opuscolo che fornisce spunti pratici e informazioni ai genitori per organizzare durante la settimana questo pasto che deve essere il più possibile vario. “La merenda del mattino in età pediatrica” offre, infatti, un calendario settimanale con 28 proposte, dolci e salate, divise su quattro fasce d’età, (6-8 anni, 9-11 anni, 12-14 anni, 15-17 anni), secondo le indicazioni di Giuseppe Morino, pediatra dietologo dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. “La merenda di metà mattina deve coprire all’incirca il 5% delle calorie totali ed è estremamente importante in relazione a due fattori – ci ha detto Morino – prima di tutto a non arrivare al pranzo troppo affamati con dei livelli di zuccheri che sono scesi troppo quindi anche la resa scolastica è assolutamente inadeguata o dall’altra a non esagerare con una merenda troppo abbondante per cui a un certo punto rifiuto il pasto”. Questo opuscolo che si rivolge ai genitori come responsabili d’acquisto della merenda di metà mattina dei propri figli, parte anche da un dato emerso da una recente indagine “OKkio alla Salute”, promossa dall’Istituto superiore di sanità, secondo cui in Italia, un bambino delle scuole elementari su due (55%) fa uno spuntino mattutino non equilibrato e svolge poca attività fisica, fondamentale per avere uno stile di vita sano. E la pandemia non ha fatto che peggiorare le cose: “Con la pandemia e con l’incremento di entrate caloriche che ci sono state anche per via del cucinare che hanno fatto in famiglia e al continuo spizzicare – ha spiegato Morino – ci sono stati purtroppo problemi importanti di sovrappeso ed obesità trai ragazzi”. Rimodulare la merenda in base al fabbisogno calorico per fasce d’età significa proporre dalle circa 80 kcal per i bambini di 6-8 anni alle 140 kcal dei ragazzi di 15-17 anni. Non solo secondo gli esperti di “A scuola di salute”, lo spuntino del mattino deve contemplare un’adeguata presenza di carboidrati, proteine, lipidi con il rapporto classico dei nutrienti 60/15/25 e, per renderlo più saziante, anche una buona quantità di fibre. “Ridefinire l’importanza della colazione e della merenda e dall’altra parte ridefinire che per ogni fascia di età ci deve essere un apporto calorico adeguato può essere un momento importante per ricominciare una corretta alimentazione che serva anche a ridurre ad esempio il problema del sovrappeso che così importante in Italia” ha aggiunto Morino sottolineando l’importanza di variare la proposta: “La frutta che è uno degli elementi fondamentali però sappiamo che non tutti i bambini amano la frutta e qualche volta i genitori evitano anche di dargliela. Quindi abbiamo dato più tipi di merende diverse in maniera tale da stimolare anche la curiosità del genitore e da proporle al bambino magari preparandole insieme perché rispetto alla rifiuto di certi alimenti più c’è un lavoro che viene fatto in famiglia, si chiama percorso di familiarizzazione multisensoriale col cibo più i bambini si abituano a mangiare e quindi variare”. Tra le proposte suggerite dagli specialisti di “A scuola di salute” la frutta si conferma dunque il caposaldo della merenda, va consumata tutti i giorni, durante la mattina o nel pomeriggio, sia in versione fresca o secca, ma anche “smoothie” o “frullato”. Ci sono poi lo yogurt, il panino integrale con la ricotta o con la bresaola, i crackers. Ma ci sono anche le merendine: “La merendina – spiega Morino – fondamentalmente è una porzione e si può inserire tranquillamente all’interno di una proposta per la merenda mattutina almeno una o due volte a settimana con alcuni vantaggi legati al fatto che il genitore può controllare esattamente l’apporto calorico degli altri nutrienti e diventa un mezzo per fare impadronire il genitore del concetto di porzione adatta all’età”. La porzionatura delle merendine infatti è prestabilita, in media pesano 35 grammi, e oggi il contenuto calorico va dalle 110 kcal, per le più leggere, alle 180 kcal per le più golose. Un traguardo figlio dell’impegno del settore dolciario che negli ultimi 10 anni, ha ridotto il quantitativo degli zuccheri (-30%), dei grassi saturi (-20%) e il contenuto calorico per porzione (-21%). “Questa collaborazione, che ormai procede da qualche anno, con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e con la piattaforma ‘A scuola di salute’ ci rende ancora più fieri del cammino intrapreso dal settore dolciario per la realizzazione di prodotti sempre più buoni e nutrizionalmente validi, raccogliendo e valorizzando i suggerimenti che ci vengono dalla comunità scientifica da un lato e dall’altro operando in linea con le esigenze del consumatore moderno, sia giovane ma anche adulto – afferma Mario Piccialuti, direttore generale di Unione Italiana Food – Da diversi anni portiamo avanti delle campagne di valorizzazione di sani stili di vita, legati anche al momento della merenda e di conoscenza su tutto ciò che c’è dietro una merendina, oggi riconosciuta anche dai nostri nutrizionisti come alternativa pratica ed equilibrata per lo spuntino di metà mattina e metà pomeriggio”.