Appalti truccati nel settore dei rifiuti: sequestri per 20mln

Indagini sull'aggiudicazione a Conversano e Triggiano

OTT 25, 2021 -

Puglia Roma, 25 ott. (askanews) – Il sequestro preventivo di disponibilità liquide e beni per circa 20 milioni di euro nei confronti di sette persone è stato eseguito dalla guardia di Finanza di Bari nell’ambito di una indagine su una presunta corruzione e turbativa d’asta nei comuni di Conversano e Triggiano. Gli investigatori si sono soffermati sulla gara d’appalto aggiudicata ad una s.r.l. triggianese operante nel settore della raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani. I preliminari accertamenti investigativi hanno permesso di appurare come l’amministratore unico, nonostante la società avesse una consistente esposizione debitoria con il fisco per oltre 50 milioni di euro, fosse riuscito a mascherarla, ai fini della partecipazione ai bandi di gara, con il ricorso a frequenti rateizzazioni del debito tributario. Infatti, le cartelle di pagamento notificate all’impresa appaltatrice venivano puntualmente dissimulate da provvedimenti di rateazione che consentivano di superare la qualificazione giuridica della “definitività” delle gravi violazioni fiscali e quindi la non “menzione” negli archivi della società di riscossione, tramite i quali l’Agenzia delle Entrate effettua le interrogazioni necessarie per il rilascio della certificazione ai fini della normativa sugli appalti. In realtà la maggior parte di tali rateazioni non venivano onorate, ma la società conservava i requisiti previsti dal Testo Unico sugli Appalti, necessari per l’aggiudicazione delle gare pubbliche, che non sarebbero mai avvenute se non grazie alla compiacenza di diversi pubblici ufficiali che avrebbero intenzionalmente pilotato le procedure in favore della società, omettendo i necessari controlli preventivi diretti alla verifica dei titoli.