Caso lago di Bracciano, comitato difesa ammesso parte civile

A rischiare il rinvio a giudizio membri Acea Ato 2 e imprenditori

OTT 13, 2021 -

Lazio Roma, 13 ott. (askanews) – Il Comitato Difesa Lago di Bracciano “esprime soddisfazione per l’accoglimento della richiesta di costituzione di parte civile disposto dal giudice Giuseppe Coniglio nel corso della prima udienza preliminare che vede imputati per disastro ambientale, in relazione a quanto accaduto nel 2017 al lago di Bracciano, i membri del consiglio di amministrazione di Acea Ato 2 del 2017 oltre ad alcuni privati”. In una nota si fa presente che nel processo saranno parte civile il Parco di Bracciano-Martignano, il comune di Trevignano e alcune associazioni ambientaliste. “Il giudice ha ritenuto tuttavia di escludere per tutti la costituzione di parte civile nei confronti di Acea Ato 2 come ente”. Il Comitato Difesa Lago di Bracciano “si duole del fatto che tra le parti civili non ci sia il Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica), che è l’unico soggetto legittimato ad agire per il ristoro del danno ambientale puro”. Insomma “tale assenza evidenzia una criticità della normativa vigente in materia, che concentra in un solo soggetto, a vocazione prettamente politica, la legittimazione ad agire per il ristoro del danno ambientale. Il Comitato auspica che il Ministero disponga di costituirsi parte civile nelle prossime udienze e continuerà ad attivarsi, come già fatto in passato, affinchè ciò avvenga”. La prossima udienza è fissata per l’8 marzo 2022. In quella sede verrà probabilmente deciso il rinvio a giudizio o meno degli imputati. “Il Comitato prosegue la sua battaglia a tutela dell’ecosistema lacustre sottolineando l’inadempienza, ad oggi, di Acea Ato 2 che non ha ancora installato il meccanismo di blocco così come disposto dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche e ribadito dalla Cassazione”. Il Comitato “sin da ora si oppone a qualsiasi ipotesi di ripresa dei prelievi dal lago, essendo peraltro a tutt’oggi il livello del lago ben al di sotto di quello naturale. Si prende atto che, a quattro anni dai fatti, nessun serio investimento è stato fatto da Acea Ato 2 nel territorio nell’ottica di una seria programmazione di tutela di un bene ambientale di primaria importanza come il lago di Bracciano”.