Pistola e 1 kg di cocaina in casa, coniugi arrestati a Crotone

La droga avrebbe fruttato fra i 400mila e i 500mila euro

OTT 12, 2021 -

Calabria Roma, 12 ott. (askanews) – Una coppia di coniugi è stata arrestata a Crotone dai Carabinieri per concorso in detenzione illegale di arma clandestina, di munizionamento e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I Carabinieri hanno sottoposto a perquisizione personale e domiciliare B. D., 52enne, già gravato da precedenti specifici in materia di stupefacenti, e sua moglie, P. F., 57enne, residenti nel quartiere “Acquabona”. All’inizio delle attività i due coniugi hanno cercato di disfarsi di un borsello contenente del denaro e un bilancino di precisione, con tracce di droga all’interno, lanciati sul tetto di un’abitazione attigua. Quindi, una volta fatto accesso nella casa, i Carabinieri hanno dovuto far fronte alla violenta reazione da parte dell’uomo, intenzionato a tutti i costi ad impedire la perquisizione. Non è servito molto tempo ai carabinieri per comprendere il motivo di tanta veemenza, in quanto, durante le attività, i militari si sono imbattuti in opere murarie di recente realizzazione all’interno di un bagno della dimora. Confortati anche dalle segnalazioni del cane antidroga “Babel”, i militari hanno aperto una breccia nel muro, constatando che lo stesso celava una cassaforte, al cui interno hanno rinvenuto 1 pistola del tipo “revolver” clandestina con la matricola “punzonata”, 43 proiettili di vari calibri, illegalmente detenuti, nonché 5 “panetti di cocaina purissima” ancora “in sasso”, avvolti in altrettante custodie in cellophane (uno dei quali riportante il simbolo marchiato del noto Social Network “Tik Tok”), del peso di poco più di 1,200 kg., la quale, dopo essere stata “tagliata”, avrebbe verosimilmente consentito di smerciare nelle piazze di spaccio locali e della provincia più di 8.000 dosi, ricavandone, “al dettaglio”, non meno di 400/500mila euro. Al termine dell’interrogatorio di garanzia nei confronti degli arrestati, il G.I.P. ha convalidato gli arresti, disponendo la misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo e la contestuale scarcerazione della donna.