Gender gap alle università, Messa: qualcosa sta cambiando

"Nel Pnrr condizioni rispetto bilancio genere e pari opportunità"

OTT 6, 2021 -

Università Milano, 6 ott. (askanews) – Sulla disparità di genere, “la percentuale di donne e uomini a livello di rettorati nelle università è molto simile in tutti i Paesi europei, Inghilterra inclusa, quindi non siamo soli in questa graduatoria. Per lo meno ci sono rettrici di università molto grosse come Ca’ Foscari e la Sapienza, quindi qualche cosa forse sta cambiando. Dobbiamo vedere se continua, se è solo un trend e, come tutti i trend, poi bisogna vedere come continua. Però questo riguarda l’aspetto delle carriere e su questo aspetto delle carriere, proprio nel Pnrr, troverete che tutti i progetti che saranno presentati dovranno rispettare determinate condizioni in cui, all’attenzione dell’ateneo o dell’ente di ricerca, di chi propone, dovranno rispettare la questione del bilancio di genere e delle pari opportunità”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa intervenendo online al Made in Italy summit del Sole 24 ore. “Per quanto riguarda invece il fatto che, nelle materie STEM, ci siano meno studentesse che studenti, soprattutto per l’informatica e il mondo digitale – ha continuato la ministra – io credo che dobbiamo agire, da un lato, sull’orientamento, fin dalle scuole medie, proprio dall’inizio della formazione perché gli stereotipi si creano da bambini. Dall’altro, per incentivare le donne, attraverso gli ultimi due anni delle superiori, a riconoscere questo mondo STEM e ad affrontarlo, perché possono affrontarlo benissimo. E, terzo punto, lavorare di nuovo sul lavoro dopo la laurea che deve vedere, ovviamente, dei salari equiparati perché, ancora oggi, gli stipendi delle donne sono più bassi di quelli degli uomini, a parità di laurea e di esperienza”.