Carceri, S.PP: due detenuti si tolgono la vita a Verona e Ivrea

Di Giacomo: fallimento totale dello Stato

SET 28, 2021 -

Carceri Roma, 28 set. (askanews) – “Due suicidi nelle carceri di Verona ed Ivrea, nel giro di poche ore, che fanno salire a 41 i morti per suicidio in cella dall’inizio dell’anno e rappresentano il fallimento totale dello Stato incapace di attuare misure e forme di prevenzione”. E’ quanto afferma il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo ricordando i numeri dello scorso anno: “61 persone si sono tolte la vita all’interno degli istituti penitenziari italiani, con un tasso risultato significativamente superiore agli anni passati, attestandosi a 11 casi di suicidio ogni 10.000 persone, a cui aggiungere una media di 23,86 casi di autolesionismo ogni 100 persone detenute. Gli episodi di autolesioni di detenuti con difficoltà psichiatriche sono circa dieci ogni giorno, quattro sono le aggressioni che quotidianamente i poliziotti penitenziari subiscono da detenuti con problemi psichiatrici e due in media sono i tentativi di suicidio che la polizia penitenziaria riesce ad evitare”. Nel sottolineare che nel caso del detenuto suicida ad Ivrea lo stesso aveva già tentato di togliersi la vita prima della detenzione, Di Giacomo evidenzia che come spiegano psichiatri e psicologi le persone protagoniste del suicidio portano con sé problematiche già pregresse, gravi, rispetto a cui l’esperienza detentiva costituisce un elemento determinante nella decisione di tentare l’estremo gesto. “Di fronte a questo orrore quotidiano non ci sono più alibi: la politica è pronta a scattare in occasione dei fatti del carcere campano o di quello toscano che coinvolge il personale penitenziario ma incapace semplicemente di interrogarsi sui motivi dei suicidi. Noi continuiamo a denunciare le responsabilità e a richiedere l’apertura di un tavolo di confronto oltre che con il Ministro Cartabia coinvolgendo il Ministro della Salute Roberto Speranza” conclude.