La droga dello stupro in monopattino nella Roma bene (dal prof universitario al coreografo)

A domicilio

SET 21, 2021 -

Cronaca Roma, 21 set. (askanews) – Un istruttore di arti marziali del gruppo sportivo della Guardia di finanza, un professore universitario, un medico, un ballerino-coreografo con legami nel mondo della televisione. Erano questi alcuni degli assuntori della cosiddetta ‘droga dello stupro’ il Ghb che veniva venduta a 700 od 800 euro ogni 100 millilitri da un ragazzo di 29 anni con abitazione nella zona di Furio Camillo, tra Tuscolana e Appia. E’ questa la storia che ha portato al blitz dei carabinieri del comando provinciale della Capitale ed all’arresto di 5 persone, finite tre in carcere e due ai domiciliari. Per un indagato è stato disposto l’obbligo di firma – si aggiunge – e nel corso delle indagini già erano state arrestate in flagranza 4 altri soggetti. Gli accertamenti dei carabinieri sono partiti dal fermo nell’ottobre 2020 di una cinese, di bella presenza, alla stazione Termini. Nella valigia che aveva con sè la donna gli investigatori dell’Arma hanno trovato shaboo per 20mila euro. Questa è la sostanza stupefacente più diffusa tra gli immigrati – si spiega – E’ una sorta di cocaina economica, ha l’aspetto simile a quello del sale grosso”. Seguendo i contatti della cinese gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la filiera dello spaccio, che si diffondeva nelle zone come Marconi e l’Eur, ma anche fino all’Esquilino. La tranche di inchiesta che ha riguardato il Ghb converge, invece, attorno alla figura di un pusher con precedenti per vendita di stupefacenti, di 29 anni. A lui arrivavano i messaggi per le richieste di ‘Gilda’, ‘Mafalda’, ‘Blue Met’, ‘Acqua’ e in breve i pacchetti, specie durante il periodo delle chiusure dovute al coprifuoco per il Covid, venivano consegnati tramite corrieri su auto a noleggio od anche monopattini. Una di queste ragazze che portavano lo ‘sballo’ a domicilio è stata fermata davanti a Palazzo Madama. Secondo chi indaga molti di quelli che sono stati segnalati come assuntori di stupefacenti abitavano proprio nel centro storico della Capitale. Le indagini sono state seguite dal pm Francesco Basentini e coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Nav/Int2