Mercoledì 15 settembre 2021 - 18:35
ANAFE: “Ride 4 vape”, per dire “stop alla maxi tassa sulle e-cig”
Una pedalata di oltre 700 km in 4 tappe per lanciare l'allarme su filiera italiana

“L’aumento progressivo, ogni anno per tre anni, della tassazione per le sigarette elettroniche – spiega Roccatti – è un’assurdità che rischia di mettere in ginocchio un comparto già gravemente colpito dalla pandemia e che oggi conta circa 45 mila occupati tra diretti e indiretti. Sebbene il nuovo regime fiscale sia stato sospeso fino al 31 dicembre 2021, a partire dal prossimo anno entrerà in vigore il nuovo incremento. Si tratta di una norma folle che non solo peserà gravemente su una filiera composta da piccole e medie imprese che rappresentano nel mondo un’eccellenza del Made in Italy, ma incentiverà la proliferazione del mercato nero e il ritorno alle sigarette tradizionali – per le quali non è stato previsto l’aumento di neanche 1 solo centesimo nell’ultimo anno – con l’effetto che in alcuni casi queste risulterebbero addirittura meno costose rispetto alle e-cig”.
Con il supporto di LIAF (Lega Italiana Anti Fumo), IEVA (Independent European Vape Alliance), e Sigmagazine, la “Ride4Vape” partirà da Bolzano lunedì 20 settembre. Prima di approdare nella Capitale, Roccatti farà tappa ad Abano Terme (PD), Santarcangelo di Romagna (RN) e Sangemini (TR). Lungo il percorso, il Presidente di ANAFE, tramite un live Facebook, racconterà nel dettaglio gli effetti disastrosi della politica fiscale definita sulle e-cig e lancerà un appello alle Istituzioni per uno stop alla maxi-tassa.
“Quello che tutto il settore auspica è una revisione dell’attuale carico fiscale – conclude Roccatti – che risulta particolarmente eccessivo. Peraltro va evidenziato che il gettito, nei primi mesi in cui la tassa è entrata in vigore, prima che venisse sospesa dal nuovo Governo, non è stato quello atteso, tutt’altro. A conferma del fatto che aumentare le tasse, soprattutto nel pieno di una pandemia, non concorre positivamente alle entrate dello Stato. Chiediamo pertanto stabilità ed equilibrio fiscale per un settore che ha già subito negli ultimi 6 anni quattro aumenti di tassazione, avvenuti sempre in modo schizofrenico, dalla sera alla mattina, e senza alcuna programmazione”.