Gli avvocati del nonno di Eitan: ha agito d’impulso

"Non risulta" alcun parere del governo israeliano sul caso

SET 13, 2021 -

Mottarone Roma, 13 set. (askanews) – Gli avvocati di Shmuel Peleg, il nonno materno di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone, precipitata il 23 maggio, in cui sono morti i genitori e il fratellino, ridimensionano ciò che è accaduto: il loro assistito – spiegano i legali Sara Carsaniga, Paolo Polizzi e Paolo Sevesi – ha portato il bambino in Israele “dopo aver tentato invano per mesi di poter portare la voce della famiglia materna nel procedimento civile di nomina del tutore”.Così, “dopo essere stato estromesso dagli atti e dalle udienze e preoccupato dalle condizioni di salute del nipotino, ha agito d’impulso. Gli avvocati si dicono fiduciosi che, una volta ripristinata la correttezza del contradditorio nei vari procedimenti civili, e ottenute rassicurazioni dai medici israeliani, potrà tornare a discutersi del suo affidamento nelle sedi opportune”. “Le azioni di prepotenza sono sempre sbagliate – aggiungono i legali – però mettiamoci nei panni di un signore che in terra straniera perde 5 familiari tragicamente, al quale i medici non parlano e gli avvocati dicono che il procedimento civile di tutela di Eitan è stato fatto in modo sommario. Noi ci impegneremo perché vengano riconosciuti i diritti della famiglia materna, dopodiché confidiamo che Shmuel ritorni ad avere fiducia nelle istituzioni italiane e ci impegneremo in tal senso”. L’avvocato Paolo Sevesi, ha inoltre spiegato ad Askanews che non risulta – come ricostruito dall’emittente israeliana Channel 12 – alcun documento-parere pronunciato sul caso da parte delle autorità israeliane, aggiungendo che come legali del nonno materno di Eitan “rappresenteremo le ragioni della famiglia nelle sedi civili e penali”. GtuInt5