Roma, ok Aula a salvaguardia Valle Galeria come parco agricolo

Campidoglio Roma, 10 ago. (askanews) – L’Assemblea capitolina ja approvato con 22 vori favorevoli e un’astensione la delibera della Giunta Raggi 102/2021 recante “Ampliamento del parco agricolo Arrone-Galeria” che vincola a parco agricolo il territorio della Valle Galeria. “La delibera è importante – ha detto l’assessore capitolino all’Urbanistica Luca Montuori presentando l’atto – perché permette l’ampliamento delle tutele delle reti ecologiche nella Valle Galeria e di allargare il perimetro del parco agricolo, in giorni in cui si va tanto parlando della vocazione agricola della città, come se la scoprissimo ora”, ha ironizzato Montuori. Simona Ficcardi, ex M5S eletta nell’area e ora rappresentante dei Verdi, ha ricordato di aver proposto “la delibera ispiratrice di questa variante per conservare l’area, perimetrandola e mettendola in sicurezza da ulteriori malegestioni dei rifiuti che hanno pesato in primis sull’area di Malagrotta e su tutta la Valle Galeria. La situazione impiantistica che pesa sul territorio, in particolare le attività estrattive, provocano degrado e va restituita all’area non soltanto dignità con nuovi impianti ma anche attività agricole. Questa delibera arriva tardi in Aula – ha sottolineato Ficcardi – non come ha detto l’assessore in commissione perché la mia delibera era ‘una paginetta con un disegnino’, denigrandola, ma a seguito della revoca della delibera della sindaca Raggi del 31 dicembre scorso che individuava il sito per la futura discarica di Roma Capitale a Monte Carnevale”. Ma c’è di più, secondo Ficcardi: “questa delibera non era stata indicata dalla maggioranza tra le delibere che si volevano discutere prima della fine della consiliatura, ma è un consigliere della maggioranza a sollecitarla, per il bene comune, e prima delle gare di skate”. Il capogruppo di Fdi Andrea De Priamo ha ricordato che nelle linee guida del suo partito “c’è sempre stata la tutela ambientale della Valle Galeria, territorio che ha già dato tanto alla capitale. Resta il grande interrogativo su quello che la prossima amministrazione dovrà fare visto che la Regione spinge per impianti e discarica all’interni del territorio della Capitale che, però, ha una sua peculiare fragilità che questa delibera estende per quanto riguarda le cave. Bisognerà che Comune e Regione si siedano intorno a un tavolo per una soluzione comune, cosa che fino aoggi non è mai stata fatta”, ha concluso.