Progetti universitari contro violenza donne promossi da R.Lombardia

A atenei 130.000 euro per percorsi formativi e di sensibilizzazione

LUG 27, 2021 -

Violenza donne Milano, 27 lug. (askanews) – Promuovere progetti e percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, per l’annualità 2021/2022. È quanto previsto da una delibera approvata dalla giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, di concerto con il collega Fabrizio Sala (Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione). “L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore regionale Alessandra Locatelli – è sostenere con 130.000 euro il Sistema Universitario Lombardo nell’attivazione e promozione di progetti e percorsi formativi e di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, finalizzati a migliorare la capacità di riconoscere il fenomeno in tutte le sue forme, a comprenderne le cause e le dimensioni e a costruire un sistema di competenze multidisciplinari utili alla prevenzione e contrasto della violenza contro le donne, al fine di concorrere alla specializzazione dei servizi dedicati al tema”. “Alla luce dell’incremento di richieste registrato durante la pandemia, Regione Lombardia – ha aggiunto l’assessore – si è dotata di un ‘Piano Quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2020-2023’, che consiste in un pacchetto di azioni concrete e sperimentali senza precedenti, per contrastare il fenomeno”. L’assessore Fabrizio Sala ha evidenziato quindi quanto sia “fondamentale il ruolo delle Università nel promuovere progetti formativi e di sensibilizzazione su un tema purtroppo di attualità come la violenza sulle donne”. “Con questi percorsi – aggiunge – vogliamo sensibilizzare e fornire gli strumenti per riconoscere, prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, al fine di creare una cultura condivisa di rispetto vero e di parità tra le persone”.