28 anni fa la strage di via Palestro. Sala: Milano scelse legalità

"Città lotta ancora e continuerà a battersi per la giustizia"

LUG 27, 2021 -

Milano Milano, 27 lug. (askanews) – Ventotto anni fa un’autobomba esplose di fronte al Padiglione di arte contemporanea in via Palestro a Milano facendo cinque morti e 12 feriti. Per la giustizia, a compiere la strage fu Cosa Nostra per mano di gruppo di mafiosi palermitani che nei giorni seguenti colpirono la Basilica di San Giovanni in Laterano e la Chiesa di San Giorgio in Velabro a Roma. “Milano non dimenticherà mai l’orrore del 27 luglio del 1993 e oggi la nostra comunità si stringe unita nel ricordo commosso di chi è stato vigliaccamente ucciso dalla mafia. Quella sera sono morti cinque innocenti, e li ricordo uno per uno anche quest’anno: i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari, e Moussafir Driss, un cittadino marocchino, milanese come noi” ha affermato, tra l’altro, questa mattina il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso del suo discorso ufficiale alla commemorazione della strage di via Palestro a Milano. “Le vittime sono morte qui davanti al Pac per difendere il patto costituzionale che ci rende liberi, e il modo migliore per onorare il loro servizio è ricordarli con ostinazione e proseguire il loro impegno per la legalità e la giustizia” ha proseguito Sala, ricordando che attorno alle 23 di quella sera di 28 anni fa “migliaia di milanesi hanno sentito lo scoppio di quella bomba, un rumore che nessuno dimenticherà mai: la nostra città ricorderà sempre quelle torride ore di terrore, il dolore per la perdita di cinque nostri concittadini, così come l’emozione dei funerali in Duomo”. “Di quel giorno ricordo una foto in cui Francesco Saverio Borrelli attraversa la Galleria per raggiungere il Duomo, mentre migliaia di persone lo scortano fino al portone” ha continuato il sindaco, sottolineando che “dopo il terrore, Milano ha reagito stringendosi alle istituzioni che lottavano per la legalità, e quella Milano, coraggiosa e combattiva come le vittime di via Palestro, lotta ancora e continuerà a battersi per la giustizia e contro chi minaccia la sua libertà”. “Dal 1993 la nostra città ha preso ogni iniziativa possibile per far capire alla criminalità organizzata e ai corrotti che qui non c’è né spazio né tolleranza per loro, e mai ci sarà. Milano vuole togliere a mafia, camorra e ‘ndrine anche l’aria per respirare, e questa direzione sarà proseguita per crescere e tutelare la sicurezza dei nostri cittadini” ha aggiunto Sala, ricordando che “negli ultimi decenni la nostra città si è ribellata ai nazifascisti, agli stragisti di estrema destra così come ai mafiosi perché non tollera chi non rispetta la dignità dell’uomo”. “A Milano siamo accoglienti verso chi vuole costruire un futuro migliore per sé e per la comunità grazie allo studio e al lavoro – ha concluso – ma rifiutiamo chi usa la violenza per togliere la libertà agli altri: a tutti ribadiamo che la nostra comunità crede che libertà, democrazia e sicurezza siano indissolubilmente intrecciati alla legalità”.