Voghera, la sorella della vittima: “l’assassino a casa, dove è la legge?”

"Mio fratello non ha mai molestato. Era disarmato e l'hanno ammazzato. Lascia due figli"

LUG 22, 2021 -

Pavia Roma, 22 lug. (askanews) – “Sono la sorella di Youns El Boussettaoui ammazzato ieri, gli hanno sparato in piazza davanti a tantissime persone. L’assassino si trova a casa sua, dorme bello riposato. Dove è la legge in questa Italia? Me lo spiegate voi? Difesa personale di cosa? Mio fratello non aveva nessuna arma, primo. Due, lui (Massimo Adriatici, ndr) è un avvocato, non è un poliziotto. Cosa fa con la pistola carica? Cosa fa?». Sono le prime parole della sorella di Youns El Boussettaoui – il 39enne ucciso a Voghera dall’assessore alla sicurezza del comune pavese Massimo Adriatici, ora agli arresti domiciliari – intervistata in esclusiva da “Zona Bianca”, il programma di attualità e approfondimento condotto da Giuseppe Brindisi, andata in onda questa sera su Retequattro. “Io -ha detto la donna- non so niente, sto arrivando dalla Francia. Non so niente, so solo che mio fratello non c’è più e l’assassino si trova a casa sua a dormire, non è legale e non è giusto. Tutta l’Italia deve sapere che non è legale e non è giusto. Ma cavolo, per una minima cosa la persona va arrestata, questo ha ammazzato e si trova a casa sua». E’ vero che mio fratello “dorme sulle panchine: a volte – ha raccontato – dorme sulle panchine” e “noi lo abbiamo portato tante volte a casa. Lui preferisce, si sente più tranquillo a dormire sulle panchine. L’altro giorno l’ha visto mio marito, è venuto a prenderlo». La donna ricorda di aver provato più volte ad aiutare il fratello. “Abbiamo chiamato i carabinieri a Livorno Ferraris, possono testimoniare. L’abbiamo portato all’ospedale ma è scappato dall’ospedale. I carabinieri di Livorno Ferraris hanno chiamato i carabinieri di Voghera per poter prendere Youns, non perché fa male a qualcuno, è per lui, per difendere mio fratello; così non dorme per strada, non mangia schifezze. Non lo ha picchiato, lo ha ammazzato. Ha due bambini mio fratello, due bambini. Uno di otto anni e la bambina di cinque. Come fa a stare a casa sua? Dove è la legge? Ma siamo in Italia o in una foresta?». La sorella nega infine che suo fratello fosse un molestatore. «Non è vero, non è vero. Ha molestato chi? All’avvocato, per ammazzare mio fratello, cosa ha fatto mio fratello? Aveva un fucile, aveva una pistola in mano mio fratello? Rispondetemi! No, mio fratello non aveva nessuna arma in mano. È stato ammazzato davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua. Io voglio sapere – ha concluso – se qua in Italia ammazzare o sparare è una cosa legale».