Sardegna Confartigianato, Lai: “Prevenzione per evitare crisi”

La presidente: "Nuova ondata covid porterebbe a stop produzione"

LUG 22, 2021 -

Sardegna Cagliari, 22 lug. (askanews) – “Le Istituzioni sanitarie isolane, le Amministrazioni e la Politica devono fare tutto il possibile affinché non si verifichi una quarta ondata della pandemia che potrebbe portare a rallentamenti, se non a nuovi stop, di produzione, e quindi a conseguente nuova cassa integrazione, nuove riduzioni di consumi e a una terrificante gelata sul turismo. Per questo è necessario una forte opera di persuasione sui cittadini, soprattutto anziani e giovani, che ancora non si sono vaccinati ma anche a un richiamo di responsabilità verso tutti i sardi affinché adottino tutti le misure di prevenzione”. Così Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna sull’acuirsi del virus in Sardegna e sull’aumento, preoccupante, dei casi di positività. “Non dimentichiamoci che, nel 2020, il Pil sardo ha subito un crollo di quasi il 10% rispetto all’anno precedente – continua la Presidente – e che i consumi delle famiglie hanno frenato dell’11,1% e gli investimenti dell’9,1%. Oggi, con il manifatturiero in ripresa, con l’export in ripartenza e i viaggi in rilancio, nuove chiusure e restrizioni potrebbero lasciare cicatrici pesanti da cancellare sul sistema imprenditoriale isolano”. “Per questo – continua – sono fermamente convinta che il diritto alla salute debba accompagnarsi ad un dovere e alla responsabilità individuale nella cura della propria salute. Il venir meno delle restrizioni alla socialità e il fatto che la popolazione più giovane sia in larga parte non ancora vaccinata, gioco forza fa aumentare il numero di contagiati giovani con sintomi. “A tutti coloro che in questo momento stanno sottovalutando questa condizione, va ricordato quanto patito dai lavoratori in cassa integrazione per mesi – continua la Presidente – a causa delle restrizioni imposte dalla situazione epidemiologica, le imprese artigiane sarde, nel solo 2020, hanno richiesto e beneficiato di ammortizzatori sociali per quasi 40 milioni di euro di risorse pubbliche, gestite ed erogate dall’FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato. Nei giorni immediatamente successivi alla dichiarazione del lockdown, con grande senso di responsabilità il Fondo ha garantito alle imprese sarde l’accesso agli ammortizzatori sociali, ricorrendo a ingenti risorse proprie. Tutto questo oltre al debito pubblico che per i prossimi anni dovremo gestire”. “Chi non si vaccina non solo mette a rischio imprese, cittadini e ripresa – conclude la Lai – ma si espone, ed espone gli altri, al rischio di doversi tutti far carico di una recrudescenza dei ricoveri e dei relativi costi”.