G20, impegno a intensificare protezione oceani e risorse marine

Protezione rafforzata anche per barriere coralline

LUG 22, 2021 -

G20 Napoli, 22 lug. (askanews) – I Paesi del G20 riuniti a Napoli hanno riconosciuto la problematica e assunto l’impegno a intensificare le azioni, a tutti i livelli, volte alla conservazione, protezione, ripristino ed uso sostenibile dell’Oceano, mari e risorse marine attraverso l’identificazione di Area based management ools (ABMTs), incluse le Aree marine protette, che siano rappresentative ecologicamente ed equamente ed efficacemente gestite”. E’ quanto si legge nel documento finale approvato a conclusione della prima giornata dei lavori su Clima, Ambiente ed Energia. “Viene, inoltre, confermato l’impegno assunto con la precedente presidenza saudita sulla tutela delle barriere coralline, come pure il riconoscimento del ruolo centrale delle Convenzioni ed organizzazioni regionali (Regional Sea Conventions ed RFMOs)”. Supporto del G20 “all’implementazione di politiche marittime sostenibili e, in particolare, di misure che agevolino i processi di transizione verso la decarbonizzazione ed efficienza energetica nei porti e nelle città costiere tra cui la designazione di Aree Speciali ed Aree ad emissione Controllata (ECA) attraverso l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e il supporto ai lavori in ambito IMO per la riduzione totale delle emissioni inquinanti provenienti dal settore marittimo entro il 2050”. Confermati anche gli impegni assunti sotto presidenzag iapponese per l’eliminazione della pesca non sostenibile e, in particolare della cosidetta Illegal, Unreported and Unregulated fishing (IUU), oltreché di ogni sussidio dannoso alla pesca”. Supporto dei G20 a concludere “quanto prima il negoziato per un accordo internazionale giuridicamente vincolante che disciplini la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità marina nelle acque al di là della giurisdizione nazionale”. Supporto anche ai negoziati in corso in tema di attività di estrazioni minerarie sottomarine “per lo sviluppo di una regolamentazione internazionale in linea con l’approccio precauzionale che assicuri la protezione dell’ambiente marino da eventuali effetti dannosi derivanti da tali attività”. C’è anche la volontà di appoggiare “l’impegno della Commissione per la Conservazione delle Risorse marine viventi dell’Antartide a sviluppare un sistema rappresentativo di aree marine protette nell’area della Convenzione”. Richiamato, nel testo del Communiqué anche l’obiettivo 30/30, che ha visto “il nostro Paese porre un altro passo nel percorso di adozione del Quadro Globale per la Biodiversità cosiddetto CBD post 2020”. Per quanto concerne il Marine Litter, è stata riconosciuta “la necessità di intensificare la collaborazione con il settore privato, le organizzazioni internazionali e le parti interessate pertinenti per stimolare la progettazione di alta qualità di prodotti durevoli e riciclabili, per accrescere la consapevolezza e per costruire le competenze in materia anche attraverso l’educazione ambientale”.