La birra regina delle riaperture: più bevuta di caffè, acqua e vino

Un italiano su 4 desidera una serata davanti a una birra con amici

LUG 20, 2021 -

Enogastronomia Milano, 20 lug. (askanews) – In un’estate in bilico, tra il desiderio di tornare alle vecchie abitudini e un responsabile bisogno di sicurezza, la voglia di trascorrere momenti in compagnia è tanta. E tra le prime cose da fare c’è un viaggio con gli amici (31%) sì, ma subito dopo, per circa un italiano su 4 (23%), c’è il semplice piacere di una cena al ristorante o in pizzeria o una serata in compagnia davanti a una birra (23%). Proprio la birra è il simbolo di questa anelata socialità fuori casa: basti pensare che in questo periodo di graduali riaperture è stata la bevanda più consumata, più di caffè (43%), acqua (34%) e vino (38%). E, nelle intenzioni degli italiani, resterà la più bevuta fuori casa anche nei prossimi mesi, doppiando, con il 67% delle preferenze, caffè (28%), aperitivi e cocktail (24%). A raccontare attese e speranze verso questa estate ormai in corso lo studio sul Nuovo fuori casa degli italiani commissionato da Osservatorio Birra all’Istituto Piepoli. I timori di una nuova ondata pandemica spiegano la prudenza verso le vacanze ormai prossime degli italiani, che per quest’anno sono più inclini verso viaggi brevi (21%) o in case di proprietà o affittate con amici e parenti (32%), addirittura uno su 5 ha rinunciato del tutto alla vacanza. Ma nel quotidiano, soprattutto fuori casa, la voglia di normalità è molto sentita. E i consumatori di birra questo lo sanno meglio di altri: se infatti, quasi tutti gli italiani (92%) ritengono importante tornare a condividere il tempo libero fuori casa, nei mesi di restrizioni sono gli appassionati di birra ad aver sentito più di tutti (l’82% contro il 69% dei non consumatori), la mancanza di luoghi di aggregazione come bar, ristoranti, pizzerie, pub e locali. E saranno sempre loro il motore della ripartenza del fuori casa. Quasi 8 beer lover su 10 (78%) dichiarano che passeranno più tempo condiviso al di fuori delle mura domestiche nei prossimi mesi, contro il 71% dei non consumatori. Abituati a consumarla soprattutto in occasione del pasto, preferibilmente a cena (78%) e rigorosamente in compagnia di amici (54%) o della famiglia (41%), per gli italiani in realtà il momento giusto per una birra prescinde dal luogo, se in casa o fuori, va sempre bene. Ma di sicuro, con le riaperture, la maggioranza (6 beer lover su 10) ne aumenterà le occasioni di consumo, che sia per la classica “serata pizza&birra fuori” o per una “uscita con gli amici davanti a una birra”. E non a caso cinque su dieci la considerano un ingrediente fondamentale per aiutare la ripresa del fuori casa al pari dei professionisti dell’Ho.Re.Ca. come emerso da un’indagine di Osservatorio Birra agli associati di Noi di Sala, che raggruppa i professionisti italiani della sala e della cantina. Secondo gli addetti ai lavori, birra, socializzazione e punti di consumo sono legati a doppio filo. Per il 60% degli intervistati, la birra ha un ruolo centrale nella propria offerta e, di questi, il 22% sostiene che nel 2021 sarà sempre più richiesta. Un intervistato su 2 (55%) conferma che “l’arrivo dell’estate segna l’aumento del consumo di birre”, ma scopriamo anche che la domanda viaggia di pari passo con una maggiore cultura di prodotto: in particolare, aumentano i clienti attenti al suo servizio (25%) e la richiesta di birre speciali (22%). Non è un caso dunque se il 47% di loro stima che da qui ai prossimi 5 anni la birra potrebbe avere un peso ancora superiore sulla ripresa e sui loro introiti futuri. “Nel nuovo modo di socializzare fuori casa, che deve soddisfare una rafforzata necessità di leggerezza e spensieratezza, la birra sarà protagonista – afferma Massimo Reggiani, vicepresidente di Fondazione Birra Moretti e amministratore delegato di Partesa – Una voglia di stare insieme che noi dovremo assolutamente favorire nel rispetto di tutte le attenzioni che ancora saranno necessarie, senza eccessi, ma con tanta spontaneità e felicità. La risalita non è facile e la ricerca dimostra come tornare a vivere il fuori casa sia un desiderio forte, che deve comunque fare i conti con una situazione economica ancora in divenire”.