Istat, demenza e depressione patologie più diffuse tra le over 85

L'11,3% degli anziani soffre di depressione, più le donne

LUG 14, 2021 -

Anziani Roma, 14 lug. (askanews) – In Italia, si stima che nel 2019 le demenze senili e l’Alzheimer colpiscano circa 600mila persone tra gli over65 che vivono in famiglia (dalla stima sono esclusi quindi gli anziani che risiedono in istituzioni), complessivamente il 4,2% degli anziani. La quota si attesta al 3% tra gli uomini e al 5,1% tra le donne. Tuttavia la prevalenza triplica tra le ultraottantacinquenni (15,4%) e raggiunge il 14% tra i coetanei maschi. Si tratta di un grave problema perché il progressivo decadimento delle funzioni cognitive derivante da queste forme morbose neurodegenerative comporta un carico di assistenza particolarmente oneroso anche per i conviventi e i care givers. È quanto emerge dal Rapporto sulle condizioni della popolazione anziana in Italia riferito al 2019 presentato oggi dall’Istat La patologia mentale più diffusa è la depressione, associata all’ansietà cronica grave per quasi la metà degli anziani. Nel 2019, l’11,3% degli anziani soffre di depressione. È netto il divario di genere: tra gli uomini la quota è del 6,7%, tra le donne raddoppia al 14,9% e per le 85enni supera il 20% contro il 10% degli uomini della stessa età. Gli anziani con disturbi ansioso-depressivi sono circa 4 milioni (15%) con un forte svantaggio per le donne. È molto frequente, inoltre, la compresenza dei disturbi ansioso-depressivi con altre patologie croniche. Tra gli anziani che dichiarano forme depressive, circa due su tre (64,8%) presentano un quadro morboso molto complesso, ovvero hanno almeno una patologia grave e multimorbilità; tra gli uomini di 85 anni e oltre la quota raggiunge l’81,6%. Le differenze territoriali riflettono anche in questo caso un vantaggio relativo del Nord rispetto al Mezzogiorno, – evidenzia l’Istat – dove i tassi di cronicità grave e multimorbilità sono molto più elevati, a conferma della forte associazione tra depressione e cronicità. Il divario territoriale si registra per entrambi i generi, ma è più evidente tra gli uomini anziani, con prevalenze molto più elevate nel Mezzogiorno rispetto al Nord (11,5% contro 7,4%, tassi calcolati tenendo sotto controllo le differenze nella distribuzione per età delle singole aree territoriali). Con l’indagine Ehis del 2019, attraverso uno strumento clinico condiviso a livello europeo (PHQ8, Personal Health Questionnaire Depression Scale), sono stati rilevati i sintomi depressivi che concorrono a definire la depressione maggiore che, come è noto, è anche la forma più grave. Secondo le stime del 2019, il 5,4% degli anziani ha sperimentato episodi di depressione maggiore nelle due settimane precedenti l’intervista. Tra gli over85 la percentuale triplica al 16,6%. La prevalenza tra le donne è quasi doppia rispetto agli uomini (6,9% rispetto 3,4%) e aumenta con l’età: tra le over75 raggiunge l’11,3% (5,5% fra gli uomini).