Oftalmologia, Piovella (SOI) lancia allarme: serve più attenzione

A conclusione del 18esimo Congresso Internazionale

LUG 13, 2021 -

SOI Roma, 13 lug. (askanews) – “Perdere la vista è sicuramente meglio che perdere la vita ma chi perde la vista perde il gusto della vita e nel nostro paese non c’è più attenzione e si diventa degli emarginati dal mondo e dal vivere comune”. Il Presidente della SOI, la Società Oftalmologica Italiana, Matteo Piovella, usa parole forti a conclusione del 18esimo congresso Internazionale, lanciando l’allarme sulla mancanza di risorse economiche e sulla considerazione che il sistema sanitario riserva al settore oculistico. “Oggi si sostiene che l’oculistica non è salvavita e fa solo prestazioni ambulatoriali – dice Piovella – quindi non rientra nei ricoveri economici e nell’attenzione. L’altro grande problema è quello delle tecnologie che sono al massimo livello e che riducono il problema della perdita della vista ma per esempio oggi nel sistema sanitario nazionale queste tecnologie vengono erogate solo nell’1% delle situazioni, e questo deve assolutamente cambiare”. I numeri d’altronde sono già drammatici, come è emerso nel corso del Congresso. Una fotografia a forte rischio per i cittadini. Ancora Piovella: “Oggi sembra che ci sia una seconda sanità, perchè un sistema che dà l’1% delle potenzialità delle tecnologie evidente crea degli effetti devastanti. Sarebbe difficile da spiegare perchè ma ricordo che nei prossimi 10 anni il numero delle persone cieche nel nostro paese è destinato a raddoppiare”. “Noi abbiamo due punti critici, nel 2020 la chirurgia della cataratta ha visto non eseguiti 400 mila interventi. L’altro è la terapia delle maculopatie, la terapia salvavista. Abbiamo fatto nel 2020 solo 100 mila iniezioni rispetto al potenziale di un milione che doveva essere”.