In Lombardia calo del 367% dei decessi rispetto a un anno fa

Effetto vaccino, il 75% dei nuovi positivi ha meno di 50 anni

GIU 21, 2021 -

La pandemia Milano, 21 giu. (askanews) – Nel confronto tra la pandemia di Covid oggi e un anno fa in Lombardia “il dato più importante in assoluto è la significativa riduzione dei decessi. Oggi sono il 367% inferiori, ossia oltre 3,6 volte di meno. L’anno scorso in 14 giorni ci furono 308 morti, oggi (ultime due settimane) 84. Questo elevatissimo miglioramento è dovuto alla campagna vaccinale che vede attualmente il 54% dei lombardi già vaccinati almeno con la prima dose mentre l’anno scorso il vaccino era ancora lontano all’orizzonte”. Lo afferma il professor Davide Manca, autore di un Bollettino giornaliero sulla pandemia in Lombardia e nel resto d’Italia, che ha misurato “la capacità protettiva del vaccino” analizzando i contagi giornalieri, in questo caso la media dei 14 ultimi giorni, per evitare improvvise fluttuazioni giornaliere che andrebbero a falsare la statistica di insieme. Uno dei risultati più significativi dell’analisi è che ll 75% dei nuovi positivi lombardi ha età inferiore a 50 anni mentre il 5% ha età superiore a 75 anni. “Questi valori – osserva l’accademico – suggeriscono di procedere con convinzione e celermente con la campagna vaccinale anche dei più giovani”. Il professor Manca spiega ad Askanews di aver focalizzato l’attenzione sulla Lombardia perché “oltre ad essere la regione più popolata d’Italia (un sesto esatto dei residenti Italiani è lombardo) è anche la regione che più è stata interessata dalla pandemia soprattutto nel corso della prima ondata”. Il numero di pazienti ospedalizzati oggi è esattamente tre volte inferiore a quello dell’anno scorso. Al contempo i pazienti in terapia intensiva sono il 30% in più di quelli del 2020 “grazie all’incremento dei posti letto oggi disponibili, al miglioramento della conoscenza della malattia e delle cure, alla diminuzione dell’età media dei degenti ICU che quindi vi permangono più a lungo con maggior probabilità di dimissione verso reparti subintensivi”, spiega il professor Manca, secondo cui “il notevole calo del totale degli ospedalizzati è invece dovuto al fatto che un’elevatissima percentuale di anziani, soprattutto ultraottantenni, ha terminato la campagna vaccinale ed è noto dalla letteratura scientifica che il vaccino evita l’ospedalizzazione con un’efficacia praticamente assoluta”. Tra gli altri risultati dell’analisi, il totale degli attualmente positivi in regione è praticamente uguale a quello dell’anno scorso. Per maggior precisione oggi è inferiore del 2% rispetto ad un anno fa ma al contempo i tamponi refertati nelle ultime due settimane sono oltre il triplo (332% in più) di quelli di due anni fa. “La capacità di monitoraggio e tracciamento della pandemia rileva Manca – è quindi decisamente superiore oggi ancorché poco si faccia per sequenziare il virus e conoscere quindi la distribuzione delle varianti. Infine, il numero di dimessi guariti è attualmente maggiore del 25% rispetto a quello di un anno fa”. Il Bollettino sulla Pandemia del professor Manca, pubblicato giornalmente dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, è uno strumento utllizzato da numerosi primari e direttori generali di ospedali italiani per “prevedere” con il massimo della precisione possibile il numero di ospedalizzati per Covid in modo da poter predisporre le strutture per la loro accoglienza. Mda/Int5