R. Lombardia: 34 mln per il programma operativo della Cultura 2021

Ass. Galli: saranno incrementate le partnership pubblico-privato

GIU 18, 2021 -

Lombardia Milano, 18 giu. (askanews) – La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, ha approvato il Programma operativo annuale (Poa) per la Cultura 2021. Il Poa è uno strumento di programmazione che definisce gli obiettivi strategici delle politiche pubbliche regionali in ambito culturale determinando l’ammontare dei finanziamenti e le modalità degli interventi. Le risorse economiche deliberate dalla Giunta per la cultura nell’anno 2021 ammontano a 34 milioni di euro. Lo ha comunicato la Regione in una nota. “Le parole d’ordine degli interventi previsti in questo anno di transizione e di ripartenza sono valorizzazione e innovazione, attrattività e sostenibilità in tutti i settori della cultura” ha dichiarato Galli, aggiungendo che “sarà inoltre dedicata grande attenzione al coinvolgimento dei giovani nella fruizione culturale, alla digitalizzazione dell’offerta nel suo complesso e proseguirà il lavoro di semplificazione delle procedure di accesso alle risorse”. Il Pirellone ha ricordato che la crisi innescata dalla stagione pandemica ha avuto un impatto devastante sulla cultura, in particolare per il sistema museale e per lo spettacolo dal vivo e i cinema: nel 2020, il sistema museale lombardo ha perso il 75% dei visitatori e, quindi, degli incassi. Per il settore dello spettacolo dal vivo e i cinema si stima una perdita di 350 milioni. “Con 24,1 miliardi di valore aggiunto e 353mila addetti, le imprese culturali sono uno dei motori dell’economia lombarda e saranno anche il volàno per la ripartenza dei nostri territori” ha proseguito l’assessore, sottolineando che “la forza economica della cultura va oltre le sue filiere produttive. La Lombardia, infatti, è la prima regione italiana per spesa turistica innescata dall’offerta culturale, per un giro d’affari nell’ordine di 3,9 miliardi. Ecco perché dobbiamo e possiamo tornare il più presto possibile a questi livelli pre-Covid”. (segue)