Piano da 15 milioni di euro per Ibsa Farmaceutici in Italia

Per la realizzazione di "farmaci nella forma migliore"

GIU 16, 2021 -

Farmaci Roma, 16 giu. (askanews) – Nuove linee produttive, acquisizione di macchinari sempre più avanzati e ampliamento del quartier generale a Lodi: IBSA Farmaceutici rafforza il proprio impegno in Italia confermando un piano di investimenti da 15 milioni di euro per gli anni 2020 e 2021. Forte di un portfolio che copre 10 aree terapeutiche – dall’endocrinologia alla fertilità, dalla medicina dermoestetica all’osteoarticolare – IBSA punta a un progetto di sviluppo in un’ottica “green” e fondato sulle persone: già da tempo sono in atto un piano progressivo di assunzioni e un processo di riorganizzazione e potenziamento delle risorse, in linea con il trend di crescita e sviluppo dell’azienda, che in dieci anni ha trasformato il proprio organico fino a raggiungere ad oggi i 596 collaboratori. Come spiega ad Askanews Luca Crippa, CEO e Managing Director di IBSA Farmaceutici:”Un investimento da 15 milioni di euro che va aggiungersi ai 120 milioni già investiti in Italia dal gruppo, quindi arriveremo a 135 milioni. È un investimento che va in due aree: uno è capacità produttiva, nuove linee sempre più moderne sempre più 4.0 ma anche sempre più guidate dalle nostre persone, più formate e più moderne, e quando noi diciamo aumentiamo la capacità produttiva aumentiamo anche la forza lavoro, l’altra è la creazione di una nuova sede che sarà una nuova sede più sostenibile più Green quindi guidata dalle tecnologie rinnovabili e della conservazione dell’energia, ma anche una nuova sede che ci permetterà di ospitare molti più partner scientifici a livello internazionale che verranno in Italia per seguire dei training scientifici di formazione sui nostri dispositivi medici e potranno anche visitare le fabbriche dove sono stati sviluppati e dove vengono oggi prodotti: una nuova sede che speriamo dia anche un contributo all’economia locale e al sistema Paese”. In Italia, il valore della produzione generata dalle imprese del farmaco è di 34 miliardi di euro, grazie ai quali il nostro Paese – insieme a Germania e Francia – è leader nell’Unione Europea “Investiamo il 7% del nostro fatturato in Ricerca e Sviluppo – Spiega Crippa – e questo numero si posiziona al di sopra della media di settore e sono investimenti soprattutto orientati allo sviluppo di nuove tecnologie. Ma cosa significa realizzare farmaci nella forma migliore? Lo chiarisce Andrea Giori R&D Director di IBSA Farmaceutici: “Significa andare a lavorare su quelli che sono i bisogni dei pazienti in termini di utilizzo vero e proprio del farmaco. Noi abbiamo farmaci che sono consolidati di cui conosciamo bene la sicurezza, conosciamo bene l’efficacia, ma a volte sono in una forma non facilmente utilizzabile: pensiamo al paziente pediatrico, chi di noi ha avuto bambini piccoli sa quanto sia difficile dare a un bambino in età prescolare un farmaco sia per problemi di gusto sia per problemi proprio di forma del farmaco perché un bambino per esempio non è in grado di deglutire una compressa piuttosto che una capsula”. “Dare i farmaci nella forma migliore – precisa – vuol dire ad esempio passare da una capsula o da uno sciroppo a un film orosolubile che è un piccolo rettangolo, assomiglia a un francobollo, che viene messo in bocca si scioglie in tempi molto rapidi, non ha bisogno di acqua non ha bisogno di essere deglutito e veicola in maniera precisa la quantità di farmaco necessario”. Una filosofia, insomma, che negli anni ha permesso all’azienda di mettersi in ascolto, non solo del mercato, ma del paziente e dei suoi reali bisogni: “Abbiamo più di 80 famiglie di brevetti – ricorda Giori – sono famiglie perché coprono tecnologie quindi non è un singolo prodotto ma sono strumenti, piattaforme che noi possiamo poi utilizzare per diversi principi attivi, diversi farmaci. E si tratta ovviamente di brevetti internazionali anche perché comunque la gran parte dei nostri prodotti raggiunge mercati esteri”.