Le foreste non sono energia verde: in 200mila fanno appello a UE

Consegnate a Timmermans firme raccolte da FDA network di 130 associazioni

GIU 16, 2021 -

Clima Roma, 16 giu. (askanews) – Bisogna smettere di promuovere le foreste come soluzioni energetiche sostenibili, rinnovabili e a favore del clima: e’ quanto chiedono 200mila cittadini europei che hanno firmato una petizione affinchè vengano eliminate le biomasse forestali dalla Direttiva europea sulle Energie rinnovabili(RED), attualmente in revisione. La petizione è stata consegnata da Forest Defenders Allaince-FDA (il network di 130 associazioni nazionali e internazionali presenti in Europa e Stati terzi) e BirdLife Europa a Bruxelles, all’Ufficio del Vice Presidente della Commissione europea FransTimmermans. In Italia, un appello è stato rivolto da GreenImpact e GUFI-Gruppo Unitario per le Foreste Italiane (membri del Network FDA) insieme alla Lipu (partner italiano di BirdLife Europe) al ministro per la Transizione Ecologica, Cingolani, “per promuovere una vera politica ecologica che protegga le foreste: bruciarle,infatti, è causa di rilascio di CO2 in atmosfera e il sovra-sfruttamento forestale mette a rischio la biodiversità già in drammatico declino”. I cittadini europei – sottolinea una nota congiunta – pagano oltre 6 miliardi all’anno in sussidi alla combustione di legno, spacciata come soluzione energetica rinnovabile. È tempo di invertire la rotta: ora i duecentomila cittadini che hanno sottoscritto la petizione dicono basta, gli alberi non sono legna da bruciare. La politica europea sta causando l’aumento del disboscamento delle foreste in Europa e nei Paesi terzi, e conseguentemente le relative emissioni di gas a effetto serra, promuovendo in modo fuorviante l’incenerimento del legno come se fosse energia rinnovabile a “zeroemissioni di CO2”. La petizione consegnata al Vicepresidente Timmermans chiede, quindi, anche ai politici europei e ai singoli Stati, di: eliminare i sussidi e gli incentivi all’utilizzo di biomasse forestali per la produzione di energia e di impiegare i fondi per incentivare il risparmio energetico e le fonti energetiche realmente pulite; eliminare l’energia generata dalla combustione di biomasse forestali tra quelle che ci avvicinano agli obiettivi sulle fonti rinnovabili e il contrasto ai cambiamenti climatici dalla Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili (RED); dare assoluta priorità alla protezione e alla conservazione delle foreste e della biodiversità. Le 200mila firme sono state raccolte nell’arco di pochi mesi, con la collaborazione della piattaforma We Move e le organizzazioni NRDC (Natural Resources DefenseCouncil) e RettetdenRegenwald. “L’utilizzo sempre maggiore di biomasse forestali per la produzione di energia – commenta Giovanni Damiani, biologo e presidente dell’associazione GUFI- costituisce un grave pericolo per le foreste, sottoposte a uno sfruttamento intensivo che danneggia la biodiversità. Non possono essere considerate una forma di energia pulita, anche in considerazione delle alte emissioni inquinanti e climalteranti sprigionate dalla combustione di legna e del loro impatto sulla salute umana”.